La sostenibilità in tour fa tappa ad Udine

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convegno ambiente confindustria udine Corrado Clini e Adriano Luci 1Luci: “la ‘green economy’ sia sinonimo di progetti, investimenti, occupazione e crescita”. Clini: “460 milioni di euro a sostegno delle iniziative”

Si è svolta ad Udine, presso la sede di Confindustria, la seconda tappa del progetto “La sostenibilità in tour”, il road show su sviluppo sostenibile e ‘green economy’ organizzato da Ministero dell’Ambiente, Formez PA e Confindustria.

In apertura, il presidente di Confindustria Udine Adriano Luci rivolto alle imprese e al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ha ricordato come “i temi di questo seminario non siano un elenco di cose che non vanno bensì una vera e propria Agenda di lavoro per il Ministero dell’Ambiente che si traduce, e ce lo auguriamo tutti, in opportunità concrete per le aziende. In questi anni, in campo ambientale – ha ricordato nel suo intervento Luci -, ho riscontrato che la programmazione politica e la capacità decisionale e progettuale pubblica sono purtroppo ancora permeate da un’ideologia irreale, dismessa ormai anche dall’ambientalismo più evoluto. Col risultato che le infrastrutture ‘buone’, quelle ‘verdi’ si realizzano sempre lontano da qui”.

Secondo il presidente degli industriali “ho la convinzione che l’economia verde sia una sfida che il nostro Paese e la nostra Regione debbono cogliere. È un volano fortissimo perché tutela l’ambiente e nel contempo crea occupazione (anche giovanile e di alta qualità professionale), realizza guadagni in termini di capacità produttiva, puntando anche alla connessione con la ricerca, l’innovazione e la produzione. Ma la green economy non riguarda solo gli imprenditori. Presuppone infatti scelte ragionate da parte di tutti. Della politica per prima, ma anche dei cittadini cui rimane l’onere di un’opinione seria e non ideologica che tenga conto della realtà e che abbia a cuore il valore del lavoro”. Luci ha rivolto un richiamo affinché anche nel settore ambientale ci sia un intervento legislativo strutturale volto alla semplificazione dei procedimenti: “voglio portare l’esempio emblematico del SISTRI, che è costato tanto al sistema industriale e non ha ancora visto – dopo oltre tre anni e sette rinvii – un solo giorno di funzionamento. Condividiamo i principi di fondo, ma o riusciamo a trovare una modalità in cui il SISTRI sia gestibile dalle imprese altrimenti è necessario eliminarlo”. Non solo: “è tempo – ha aggiunto Luci – che il legislatore proceda ad una profonda revisione della norma regolamentare tecnica ambientale, che risale alla fine degli anni Novanta. Sollecito altresì il Ministero ad una revisione della norma sul riutilizzo delle terre da scavo, specialmente nei piccoli cantieri. Serve anche un’urgente revisione della norma sui rifiuti da scavo per consentire una eventuale gestione della terra come rifiuto ed un suo successivo riutilizzo come “end of waste” (le vecchie materie prime secondarie).

convegno ambiente confindustria udine pubblico 1Arturo Siniscalchi, direttore dell’area politiche settoriali di Formez PA, ha presentato la ratio fondamentale del progetto “La sostenibilità in tour”, che ha l’obiettivo di promuovere su tutto il territorio italiano attività di formazione e di informazione, rivolta in particolare a tutte le piccole e medie imprese (PMI) che vedono nella sostenibilità e nella green economy il settore trainante per la crescita del paese, conquistando così un ruolo di primo piano nel panorama internazionale.

L’iniziativa intende rendere noti i provvedimenti adottati da Governo e Parlamento su temi quali le energie rinnovabili, il risanamento dei siti industriali, gli incentivi previsti ed affrontare questioni come la promozione dello sviluppo sostenibile, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, la certificazione dell’impronta di processi e prodotti ambientali e la semplificazione delle procedure e delle relative normative.

Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha presentato i due bandi in materia di ‘green economy’ recentemente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Il primo bando prevede l’erogazione, da parte del Fondo rotativo di Kyoto, di finanziamenti a tasso agevolato per progetti e interventi nei settori della ‘green economy’ ed in ambiti di attività connessi con la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologico e sismico. I prestiti erogati sono a 6 anni ad un tasso agevolato dello 0,5%, ma la durata del prestito si allunga a 10 anni e il saggio di interesse si dimezza se il finanziamento è concesso alle Energy Service Companies (ESCO), alle S.r.l. semplificate oppure a soggetti in partenariato pubblico/privato (con contratto di disponibilità). Il Fondo dispone attualmente di risorse per 460 milioni di euro, di cui 10 milioni riservati ai progetti proposti da S.r.l.s. (Società a responsabilità limitata semplificata), 70 milioni per gli interventi di ambientalizzazione e riqualificazione compresi nell’area del Sin (Sito di interesse nazionale) di Taranto e 380 milioni per i progetti di investimento presentati dalle imprese singole, associate, consorziate o unite da un contratto di rete.

Il secondo bando prevede invece il finanziamento di progetti per l’analisi dell’impronta di carbonio (“carbon footprint”) nel ciclo di vita di prodotti di largo consumo, sulla scia del Programma sull’impronta ambientale dei prodotti/servizi, avviato dal Ministero dell’Ambiente per sperimentare su vasta scala ed ottimizzare le differenti metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali in maniera da poterle armonizzare e rendere replicabili. L’iniziativa è finalizzata alla messa a punto della metodologia per il calcolo del carbon e/o del water footprint di prodotti/servizi (cioè l’ammontare di emissioni in termini di CO2 equivalenti e i consumi di acqua ad essi riconducibili), all’individuazione di procedure di carbon management delle imprese ed alla diffusione nei processi produttivi di tecnologie e buone pratiche a basse emissioni di carbonio. Nel 2012 al fine di incentivare tali  investimenti sono stati co-finanziate 22 aziende per un ammontare totale di 1 milione e 600.000 euro. I soggetti interessati dal programma sono tutte le aziende italiane e gli enti pubblici che riconoscono l’importanza data oggi sul mercato ai requisiti “ecologici” dei prodotti e dei servizi è finanziato con 2 milioni di euro a valere sul citato Fondo, istituito con la legge 244/2007. I progetti finanziabili sono quelli dell’analisi dell’impronta di carbonio di prodotti di largo consumo ai fini dell’individuazione e attuazione delle misure per la riduzione delle emissioni. Sono quindi escluse materie prime e semilavorati. Il finanziamento copre massimo il 70% delle spese ammissibili e, comunque, non può superare 70.000 euro. I finanziamenti sono concessi in regime “de minimis” (aiuti di importanza minore) ai sensi del regolamento UE 1998/2006/CE.

Sono poi state illustrate altre misure adottate dal Governo a favore delle attività produttive che intendono investire sulla green economy. In particolare, per le imprese che puntano su fonti rinnovabili ed efficienza energetica, si segnalano: il Quinto conto energia per il fotovoltaico, che rimodula gli incentivi fino a una spesa complessiva di 6.700 milioni di euro all’anno e limita il perimetro degli impianti ammessi all’incentivazione; l’introduzione di misure per le fonti rinnovabili elettriche, che sostituiscono i precedenti meccanismi di incentivazione (Certificati Verdi) e fissano un tetto di spesa annuale totale a 5.800 milioni di euro all’anno; il Conto termico, che finanzia gli interventi efficienza energetica negli edifici della pubblica amministrazione e le apparecchiature di fonte rinnovabile termica anche per il settore privato (pompe di calore, “solare termico”, “solar cooling”, generatori a biomassa, fissando un tetto di spesa complessivo di 900 milioni di euro all’anno; i Titoli di efficienza energetica (certificati bianchi), che stabiliscono obiettivi per il 2013-2016 di risparmio energetico per i distributori di energia elettrica e gas (in media 6,3 Mtep/anno), premiando i grandi progetti e i processi industriali ad alto contenuto di efficienza e innovazione. Vi sono poi provvedimenti atti a semplificare l’apertura di un cantiere e le attività ivi intraprese da parte delle imprese.

Le prossime tappe del road show “La sostenibilità in tour” sono in programma a Modena (12 febbraio), a Milano (15 febbraio) ed a Bari (12 marzo).