La Giunta provinciale di Bolzano ha deliberato un nuovo pacchetto di aiuti Covid da oltre 500 milioni di euro per superare le conseguenze economiche negative della pandemia iniziata ormai oltre un anno fa. Nell’ultima seduta l’esecutivo altoatesino ha approvato una vasta gamma di misure volte a mettere in sicurezza l’esistenza di attività nei settori lavoro, famiglia, lavoratori autonomi e aziende messi in crisi dalla pandemia.
«La pandemia ha limitato le persone, le famiglie, il lavoro e le imprese e ha provocato una massiccia perdita di reddito per molti» ha precisato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher: «si tratta ora di «sostenere le famiglie in modo che possano continuare a far fronte alle loro spese, e garantire che le imprese possano fare onore ai propri impegni. Ecco perché la Giunta provinciale ha licenziato un nuovo pacchetto di aiuti, a complemento delle misure nazionali e alle misure provinciali già esistenti, che comprende misure per tutti i settori».
Alcune di queste misure hanno effetto immediato, mentre per altre è necessario un passaggio in Consiglio provinciale. Il nuovo pacchetto di 500 milioni di euro per mitigare i danni economici e sociali della crisi pandemica fa seguito al primo pacchetto #siriparte dell’anno scorso. Ad oggi il Covid ha gravato sul bilancio provinciale per oltre 913 milioni di euro.
Il vice presidente della Provincia, Giuliano Vettorato, ha sottolineato le grandi restrizioni per la vita delle persone che la pandemia ha comportato. Vettorato ha auspicato coesione e rispetto delle regole per superare la crisi. Con le misure in arrivo, la Giunta provinciale vuole dare forza e ossigeno al tessuto sociale ed economico.
Il nuovo pacchetto di aiuti Covid prevede misure di sostegno per persone singole e famiglie per 55 milioni di euro. Per le imprese ci sono contributi per le perdite subite durante la pandemia per 100 milioni di euro e contributi per i costi fissi per un totale di 280 milioni di euro. Inoltre un fondo per misure straordinarie e di riserva sarà alimentato con 65 milioni di euro. Cento milioni di euro saranno anche destinati al rinvio della restituzione dei prestiti delle relative rate. Altri 150 milioni di euro saranno spesi per il rinvio delle tasse comunali.
Per la vice presidente e assessore provinciale al sociale, Waltraud Deeg, le misure introdotte con il nuovo pacchetto aiuti Covid sono importanti sussidi che amplieranno la cerchia dei beneficiari dei sostegni provinciali Covid-19. Inoltre, l’aumento dell’importo massimo dell’aiuto di emergenza da 900 a un totale di 1.700 euro al mese ha permesso di fornire un migliore sostegno finanziario alle famiglie. Per Deeg «la rete sociale capillare dell’Alto Adige ha dimostrato il suo valore nell’anno della pandemia e ha sostenuto molte persone. Con le novità presentate oggi gli aiuti saranno ora accessibili anche al ceto medio». A medio e lungo termine, le persone in difficoltà finanziarie possono inoltre contare sulle normali prestazioni di assistenza sociale che possono essere richieste attraverso il Distretto sociale di riferimento.
«L’obiettivo delle misure economiche che presentiamo oggi è garantire l’esistenza delle imprese altoatesine e quindi di preservare i posti di lavoro – ha sottolineato l’assessore provinciale all’economia, Philipp Achammer -. Vogliamo così aiutare le imprese che sono state colpite più duramente dalla crisi pandemica e che non riescono a superare la crisi da sole. Tuttavia, prevederemo anche nei criteri per l’accesso a questi sostegni l’impegno a mantenere i posti di lavoro».
L’assessore provinciale al turismo, Arnold Schuler, ha esposto l’ulteriore misura di sostegno ai costi fissi delle imprese: «di nuovo, il principio è che questa è una misura di sostegno, non una misura per compensare i cali di fatturato. Secondo le nostre stime, la maggior parte degli aventi diritto sarà nel settore del turismo, com’è d’altronde ipotizzabile considerate le perdite di fatturato nel settore alberghiero e della ristorazione per un valore di 2,5 miliardi di euro, ma anche i giorni di chiusura di oltre 120 giorni disposti dalle misure anti contagio».
Kompatscher ha infine illustrato il funzionamento del Fondo PMI in fase di creazione, così come il rinnovato accordo con le banche locali, che da oggi rende possibili prestiti a condizioni agevolate dal fondo di rotazione, con la novità di piccoli crediti fino a 30.000 euro per garantire liquidità. I comuni rinnovano inoltre il differimento di pagamenti di imposte e canoni, come l’imposta municipale immobiliare e i canoni di concessione rispettivamente, fino al 30 giugno e 15 dicembre 2021.
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