Porto Vecchio di Trieste: firmato l’accordo di programma per la riqualificazione e lo sviluppo delle aree

DiPiazza: «decolla un progetto lungamente atteso dalla città». Fedriga: «riqualificazione e accentramento dei servizi della Regione».

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2017
porto vecchio
La firma dell'accordo di riqualificazione di Porto Vecchio di Trieste. Da sx, il sindaco Roberto Dipiazza, il governatore Massimiliano Fedriga e il presidente dell'Autorità portuale, Zeno D'Agostino.

Sottoscritto a Trieste nella storica Centrale idrodinamica l’accordo di programma tra comune, regione Friuli Venezia Giulia e Autorità Portuale per la rigenerazione urbana e la riqualificazione urbanistica delle aree del Porto Vecchio. All’atto della firma, il sindaco Roberto Dipiazza, il governatore Massimiliano Fedriga e il presidente dell’Autorità Zeno D’Agostino.

«Sono molto soddisfatto, perché oggi, giornata storica e indimenticabile, che mi sta particolarmente a cuore, firmo un accordo di programma del Porto Vecchio, assieme ai presidente Fedriga e D’Agostino, che ringrazio, mentre tempo addietro, nel secondo mandato, ho firmato la variante del Porto Nuovo» ha sottolineato Dipiazza. 

L’accordo si basa su tre atti fondamentali: «lo statuto del Consorzio Ursus si occuperà della promozione e dell’alienazione dei beni del Porto Vecchio, formato da Comune, Regione e ADSPMAO, la definizione degli immobili che restano al Comune, la Variante urbanistica. Per quanto concerne nello specifico la Variante urbanistica, vanno sottolineati i progetti già realizzati in pochi anni in Porto Vecchio, dal Centro congressi ai sotto servizi, aree museali, park Bovedo, lotto di viabilità e percorsi pedonali e ciclabili. Sono in corso di realizzazione il secondo lotto delle infrastrutture e dei sotto servizi, Museo del Mare, completamento delle urbanizzazioni (26 milioni). E con gli altri strumenti di pianificazione già adottati e in corso di approvazione, Piano della mobilità sostenibile e Piano particolareggiato del centro storico, abbiamo a disposizione quasi 70 milioni». 

Viva soddisfazione è stata espressa dal governatore Fedriga: «la firma dell’accordo è un passaggio fondamentale per la riqualificazione e lo sviluppo del Porto vecchio. Si tratta di un progetto fondamentale per Trieste e per l’intero Friuli Venezia Giulia. Prima gli investimenti arrivavano attraverso un ingresso laterale. Ora potranno entrare dall’ingresso principale».

«Grazie all’Accordo e al ConsorzioUrsus” (Urban Sustainable System), un ente di diritto pubblico economico, non solo si potranno attrarre importanti investimenti privati, ma anche – ha aggiunto Fedrigacreare una struttura in grado di promuovere e far conoscere l’intera area a livello internazionale. Il progetto dell’hub regionale in Porto vecchio, oltre a rappresentare un risparmio nel medio periodo, porterà anche che a un efficientamento dei servizi della Regione, mettendo insieme strutture che in questo momento sono dislocate in diverse zone della città. Rende inoltre possibile l’ottimizzazione della spesa per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria, ma soprattutto contribuisce a iniziare un’importante opera di riqualificazione di quest’area di grande pregio e di forte interesse. Se non è il pubblico il primo a credere in progetti di questa portata, è molto difficile che lo facciano i privati».

Dipiazza evidenziato come la Variante urbanistica «esprime una visione chiara del futuro assetto del Porto Vecchio e al tempo stesso flessibile, evitando di imporre rigidi vincoli agli imprenditori. Ciò consente una maggiore appetibilità dei magazzini e una maggiore libertà agli imprenditori, che conoscono meglio della pubblica amministrazione i dettagli degli investimenti grazie ad un sistema misto con numerose destinazioni d’uso: direzionale; turistico-ricettiva; residenziale (max 70%); industria Hi-tech; commerciale; servizi con l’esclusione dei centri commerciali e delle industrie inquinanti».

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Il piano di zonizzazione di Porto Vecchio di Trieste.

L’edificazione è diretta: l’imprenditore può chiedere direttamente il permesso di costruire, senza passare per altri piani.

Il Sistema dei moli include le aree demaniali e il futuro sviluppo dell’Adria Terminal anche in termini crocieristici.

Il Sistema museale-scientifico-congressuale comprende il centro congressi, il museo del Lloyd, l’Immaginario scientifico, il nascente Museo del mare e gli immobili vicini legati allo sviluppo scientifico.

Nel Sistema Ludico Sportivo sono previsti aree verdi, passeggiate e attrezzature per lo sport. In quest’area vi è anche il terrapieno, le cui problematiche ambientali si stanno risolvendo con il contributo di tutti gli enti.

La Variante prevede poi il “Parco lineare”: un lungo parco che dal centro città porta a Barcola, attraverso un percorso verde ed ecologico che coniuga il verde con l’archeologia industriale. Il Viale monumentale: un lungo viale, con ampi spazi pedonali che corre tra la prima e la seconda fila dei magazzini e traguarda da un lato il Faro della Vittoria e dall’altro il Castello di San Giusto. 

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