Il 4,3% del totale delle abitazioni è nella classe “A” e “A+”. La percentuale maggiore nelle province di Treviso e di Venezia
Quanti sono gli edifici in Veneto e qual’è la loro efficienza energetica? A queste domande risponde il numero di gennaio 2013 di “Statistiche flash” edito da regione del Veneto.
Secondo i dati preliminari del censimento Istat della popolazione e degli edifici 2011, in Veneto il patrimonio edilizio consta di circa 1.200.000 edifici e 2.300.000 abitazioni. In base alla nuova normativa entrata in vigore il 1 luglio 2009, le unità immobiliari, oggetto di compravendita, devono essere dotate delle certificazione energetica (ACE) e dal 1 gennaio 2012 gli annunci commerciali di vendita devono riportare l’indice di prestazione energetica contenuto nell’ACE.
A partire dal 2 maggio 2012, l’invio delle ACE alla regione del Veneto deve essere effettuato obbligatoriamente tramite il nuovo applicativo Ve.Net.energia-edifici prodotto dalla Regione del Veneto ed in uso ai professionisti previo accreditamento al sistema. Anche se i dati sulle ACE non rappresentano un campione statistico del patrimonio edilizio veneto, essi danno comunque una fotografia dell’efficienza energetica del parco edilizio oggetto di compravendite, di lavori di restauro o di più recente costruzione, vista l’obbligatorietà di attestazione per tutti i nuovi immobili. Al momento l’unico anno totalmente informatizzato ed analizzabile è il 2010, per il quale sono pervenute alla Regione 15.855 ACE: di queste, a seguito dell’inserimento all’interno di un database e della relativa pulizia dei dati, è stato possibile analizzarne 14.272. Il 92% delle ACE si riferisce ad edifici residenziali e il rimanente 8% ad edifici non residenziali.
Le classi energetiche globali rappresentano una misura standard dell’efficienza energetica degli edifici secondo un sistema di classificazione nazionale concernente la climatizzazione invernale degli edifici e la produzione di acqua calda sanitaria: queste sono indicate tramite lettere dell’alfabeto e vanno dalla “A+” che indica la più efficiente, con consumi inferiori a 15 Kilowatt/ora per metro quadrato annui (KWh/m2), fino alla “G”, la peggiore, con oltre 160 Kwh/m2 annui che è tipica degli edifici realizzati prima del 1980, passando attraverso le “A”, “B”, “C”, “D” e “F”. Le classi più efficienti, “A” e “A+”, rappresentano la minoranza, coprendo assieme solo il 4,3% del totale. Tra le province, Treviso presenta la percentuale più elevata per la classe di tipo “A” e “A+” (8,6%), seguita da Venezia (6,6%).
La tipologia di alimentazione prevalente è quella a metano con l’89,3 % del totale. La quota residua di alimentazione è costituita dalla fonte elettrica, dal Gpl e dalle biomasse, rispettivamente con il 5,5, il 4,7 e lo 0,4%. Riguardo all’anno di costruzione degli edifici e la classe energetica, l’efficienza degli stessi cresce nel tempo con marcato miglioramento dal 1992, in seguito all’entrata in vigore della legge 10/1991, che ha introdotto l’obbligo di utilizzare 4 cm di isolante sull’involucro dell’edificio (i cosiddetti “cappotti”). Nel periodo dal 2005 al 2010, la ripartizione delle classi energetiche segna un completo cambiamento rispetto alle epoche precedenti, conseguenza diretta dell’applicazione dei criteri costruttivi previsti dal D.lgs. 192/2005.