L’assemblea degli azionisti Agsm-Aim nomina il nuovo consiglio di amministrazione

Sboarina: «da oggi si ragiona come un’unica azienda». Rucco: «ora migliorare la qualità dei servizi».

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L'assemblea Agsm-Aim con i sindaci Federico Sboarina (a sx) e Francesco Rucco.

L’assemblea degli azionisti di Agsm-Aim ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione della società nata a seguito della fusione delle due municipalizzate di Verona e Vicenza che rimarrà in carica per il triennio che si concluderà con l’approvazione del bilancio di esercizio 2023. 

I sei componenti del nuovo consiglio di amministrazione sono Stefano Casali, Gianfranco Vivian, Stefano Quaglino, Anna Massaro, Fabio Sebastiano e Francesca Vanzo. Tra questi, nei prossimi giorni al consiglio di amministrazione spetterà la nomina del presidente, del vice presidente e del consigliere delegato e l’attribuzione di deleghe e poteri. 

Il nuovo consiglio di amministrazione sarà chiamato a guidare un gruppo a capitale interamente pubblico (61,2% comune di Verona, 38,8% comune di Vicenza), da 1,5 miliardi di ricavi (dati bilancio 2019) e oltre 2.000 dipendenti che si pone l’obiettivo di realizzare investimenti tre volte superiori rispetto a quelli dell’ultimo quinquennio, con benefici diretti per i territori, una migliore qualità del servizio offerto e l’ambizione di rispondere con efficacia alle sfide che attendono il settore dei servizi di utilità pubblica. Le divisioni opertive del Gruppo saranno sei: distribuzione di energia e gas, igiene ambientale, trattamento e smaltimento dei rifiuti, vendita di energia e gas, generazione di energia elettrica, teleriscaldamento e cogenerazione, business innovativi e smart city. 

Per il triennio, l’assemblea degli azionisti Agsm-Aim ha nominato il nuovo collegio sindacale. Sono stati eletti tre sindaci effettivi nelle persone di Gaetano Terrin – nominato presidente del collegio -, Gabriele Pasquini e Chiara Zantedeschi e due sindaci supplenti: Alessandra Bassi e Antonio Gennarelli. Il collegio sindacale rimarrà in carica sino alla data di approvazione del bilancio dell’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2023. 

«Oggi inizia una nuova storia – ha commentato il sindaco di Verona, Federico Sboarina – perché nasce la grande partecipata di Verona e Vicenza. Ora si ragiona come un’unica azienda. È un giorno importante perché si è realizzato quello che per vent’anni non si era riusciti a fare. In pochi mesi, con tutte le difficoltà che ha comportato la pandemia Covid, siamo riusciti ad arrivare a questa fusione. Ora si deve lavorare assieme, perché il processo è ancora lungo e complicato. Spetta al nuovo consiglio di amministrazione mettersi al lavoro, già dalla prossima settimana, sulle nuove operatività». 

«E’ un momento emozionante – commenta il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco – perché abbiamo ripreso e rivisto il percorso iniziato dai sindaci del passato raggiungendo l’obiettivo dell’aggregazione grazie alla determinazione di tutti, tra cui i consigli comunali delle due città che mi sento di ringraziare. L’obiettivo primario è migliorare la qualità dei servizi a favore degli utenti e dei cittadini perché questa è una società a partecipazione completamente pubblica e con finalità ben precise. Abbiamo voluto mantenere i due nomi Agsm-Aim per evidenziare la storicità delle due società dimostrando che questo è un passo verso la valorizzazione del territorio. Ora lasciamo lavorare i tecnici ed il management che hanno il compito di creare questa fusione a tutti gli effetti e aspettiamo fiduciosi i risultati che, siamo sicuri, saranno positivi. I profili individuati nel nuovo consiglio di amministrazione sono molto importanti a conferma che non è stata fatta una scelta per accontentare qualcuno ma per avere persone di livello che portassero avanti questa fusione, un percorso che sarà ancora lungo ed impegnativo». 

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