L’assemblea generale di Federalberghi, riunita in seduta straordinaria, che riunisce oltre 27.000 imprese ha approvato una petizione rivolta al presidente uscente (e, forse, rientrante) del governo, Giuseppe Conte, e ai ministri Dario Franceschini, Roberto Gualtieri, e Stefano Patuanelli, «per sollecitare il Governo italiano a intervenire con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi». Anche singoli imprenditori, lavoratori e cittadini possono aggiungere la propria firma, sottoscrivendo la petizione online, sulla piattaforma change.org.
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, dopo aver sottolineato «l’importanza che il turismo riveste per l’economia italiana», rammenta i «danni devastanti subiti dalle strutture ricettive a causa della pandemia, con una perdita di flussi turistici e di fatturato superiore al 50%», elenca gli interventi principali richiesti dagli albergatori: «riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire; interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali); esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis, Imu, Tari e canone Rai); sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione; riduzione dell’aliquota Iva al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei; riconoscimento di sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale; sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi».
Bocca evidenzia anche «la necessità di far pressione sulla Commissione Europea, per chiedere l’aggiornamento le disposizioni comunitarie che disciplinano gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia durante la pandemia (cosiddetto “temporary framework”), al fine di aumentare l’intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che in assenza di una proroga si concluderà il 30 giugno prossimo».
Dall’assemblea straordinaria di Federalberghi è scaturita anche un’altra richiesta: «il documento – conclude Bocca – richiede anche incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, che al termine della crisi dovranno confrontarsi con un’agguerrita concorrenza internazionale».
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