Garofolini (Adico). “disservizi in aumento, lo Sportello Vacanza Informata pensato anche per chi ha problemi con tour operator o hotel”
Il Giudice di pace dà ragione a due consumatori mestrini che hanno citato in giudizio una compagnia aerea per un volo cancellato, condannandola a versare 600 euro ciascuno (più le spese legali). Lo rende noto Adico (Associazione Difesa Consumatori) di Mestre, che ora guarda con ancora maggiore ottimismo alla possibilità di ottenere giustizia per i tanti casi di vacanza rovinata che interessano i consumatori: un problema sempre più diffuso, cui Adico intende dare risposta attraverso il nuovo Sportello Vacanza Informata, creato per aiutare tutti i cittadini che abbiano subito disservizi aerei (ritardo o cancellazione del volo, overbooking, bagagli smarriti o danneggiati).
Non solo: tra i tanti temi trattati, ci sono anche controversie con agenzie di viaggio, tour operator, in occasione di crociere; alloggio non rispondente alle informazioni ricevute (hotel, b&b, casa in affitto); problemi con prenotazioni via Internet; dubbi su clausole contrattuali o polizze assicurative; mancata copertura delle spese mediche da parte della compagnia assicurativa.
Il fatto risale all’autunno del 2009. La coppia di consumatori mestrini nel 2009 acquista online due biglietti aerei per la tratta Venezia-Boston con scalo previsto a Roma Fiumicino. Verso le 4 di mattina del giorno della partenza, vengono avvisati tramite sms che il volo da loro prenotato con partenza da Roma per gli Stati Uniti della mattina stessa era stato cancellato. Il consumatore contatta subito il call center della compagnia aerea, dal quale apprende che il volo successivo sarebbe partito solo alle 16.30, quindi oltre 6 ore dopo quello prenotato in origine e cancellato. Di conseguenza la coppia si vede costretta a modificare anche l’orario della partenza da Venezia, per evitare una lunga attesa a Fiumicino prima di potersi imbarcare dopo lo scalo. A nulla è servito il reclamo che i due consumatori hanno presentato alla compagnia area in seguito al disservizio subìto: di fronte al silenzio del vettore, ecco la decisione di citarlo in giudizio chiedendo il risarcimento dei danni patiti, come previsto dalla normativa europea in materia.
Secondo i legali dell’associazione mestrina “il Giudice di pace di Mestre ha ricordato in sentenza che la normativa applicabile ai trasporti aerei internazionali è, oltre alla Convenzione di Montreal del 1999, il regolamento CE del Parlamento Europeo e del Consiglio n.216 del 2005, che afferma il diritto dei passeggeri interessati dalla cancellazione di un volo a ricevere una compensazione pecuniaria compresa fra 250 e 600 euro a seconda delle distanze delle tratte aeree da percorrere e nel caso specifico, questo è avvenuto a maggior ragione perché la compagnia aerea non ha saputo dimostrare di aver dato tempestiva comunicazione della cancellazione del volo né dell’esistenza di circostanze eccezionali e inevitabili a lei non imputabili, che sono gli unici due casi in cui il viaggiatore non ha diritto al rimborso. Ecco quindi la condanna a corrispondere 600 euro a ciascuno dei due clienti, la cifra prevista dalla normativa europea come indennizzo per i voli cancellati di lunghezza superiore ai 3.500 chilometri”.
Per il presidente di Adico, Carlo Garofolini, “questa sentenza è un’ottima notizia, perché dimostra come la legge, quando correttamente applicata, è pienamente efficace nella tutela dei diritti dei consumatori, in particolare questo ci fa ben sperare per tutti i casi analoghi che l’Associazione sta gestendo e gestirà in futuro, dal momento che costituisce un precedente che dà ancora maggior forza alle contestazioni in caso di disservizi da parte delle compagnie aeree. Invitiamo quindi tutti i consumatori che abbiano subìto disagi per la cancellazione di un volo, o per un ritardo superiore alle 3 ore, in particolare residenti nel Comune di Venezia, a rivolgersi al nostro sportello”.