Alto Adige approvato il bilancio 2021 con il record di 6,4 miliardi di euro.

Si allarga il solco con l’Autonomia del Trentino “staccata” di ben 2 miliardi di euro, ferma a soli 4,4 miliardi di euro.

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Il bilancio provinciale 2021 dell’Alto Adige è stato approvato dal Consiglio provinciale nella notte fra venerdì e sabato e porta in dote risorse per 6,4 miliardi di euro, record storico dell’Autonomia speciale. 

Il presidente della Provincia e assessore alle finanze, Arno Kompatscher, sottolinea che si tratta di un bilancio di massima per il 2021 e per i successivi 2 anni. Modifiche al documento approvato potrebbero venire da finanziamenti straordinari e dalle risorse del “Next Generation Ue”. Il bilancio di previsione 2021 prevede sì cifre importanti, ma tale eccezionalità non si confermerà a consuntivo dal momento che l’assestamento sarà inferiore agli anni passati.

«Con l’approvazione del bilancio provinciale da parte del Consiglio provinciale altoatesino è stato creato il presupposto affinché l’amministrazione provinciale possa garantire i propri servizi ai cittadini – ha sottolineato Kompatscher -. Nel corso dell’anno ci sarà ancora bisogno di aggiunte in un settore o in un altro. Inoltre, stiamo attualmente negoziando con Roma sulle possibilità di finanziamenti speciali per sostenere l’economia nei prossimi tre anni». 

I tre disegni di legge relativi al bilancio provinciale sono stati approvati dalla maggioranza Svp-Lega del Consiglio provinciale dopo un approfondito dibattito in sessione notturna fra venerdì e sabato.

Se Bolzano si avvia verso il record storico di bilancio, viceversa si allarga il solco con l’altra Autonomia speciale, quella di Trento, che ferma il proprio bilancio 2021 a quota 4,4 miliardi di euro: una differenza di ben 2 miliardi di euro figlio della maggiore crisi economica che ha colpito il Trentino durante la pandemia da Covid-19 e, soprattutto, delle politiche di sviluppo economico degli ultimi 10 anni, che hanno privilegiato l’assistenzialismo e la spesa corrente a discapito degli investimenti e al supporto dell’economia, con il risultato che in Alto Adige il Pil locale è cresciuto, talvolta più della media italiana, mentre in Trentino è stato stagnante o addirittura calato. 

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