Laguna di Venezia, convegno sull’importanza delle zone umide per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile

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Dalla Tor convegno laguna 1A Mestre l’iniziativa della provincia di Venezia e dalla Fondazione Sorella Natura

L’auditorium della provincia di Venezia a Mestre ha ospitato il convegno “La laguna di Venezia zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar. Stato dell’arte dei percorsi di tutela e valorizzazione a confronto con i conflitti, verso un futuro di sviluppo sostenibile”, organizzato dalla Fondazione Sorella Natura – Delegazione Regione Veneto, in collaborazione con la Provincia di Venezia, con IAES (Accademia Internazionale delle Scienze Ambientali), con SEJF (Supranational Environmental Justice Foundation) e con il dottorato di ricerca ETCAEH (Economics and Techniques for the Conservation of the Architectural and Environmental Heritage).

Argav Laguna Venezia palude Lio Piccolo uccello 1Lo scopo dell’iniziativa è promuovere una riflessione a tutto campo intorno agli scenari che la convenzione di Ramsar potrebbe svelare sul bacino lagunare. Bacino che contribuisce largamente a fare di Venezia uno dei luoghi più interessanti e conflittuali dell’Italia. Non si può ignorare come proprio la Convenzione di Ramsar abbia superato l’ipotesi di parco lagunare come proposto dalla legge 394, permettendo al contempo una gestione condivisa, che ha portato anche alla realizzazione delle grandi opere di salvaguardia e rifacimento di isole e barene, garantendo comunque – basti vedere i censimenti della Provincia di Venezia – la tutela delle biodiversità lagunari.

Per l’assessore provinciale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia, “la Laguna di Venezia con i suoi 550 km quadrati di estensione costituisce uno degli ecosistemi più delicati. La laguna esprime un valore culturale, ambientale e sociale assolutamente unico. Difendendo la Laguna e la sua naturalità si difende non solo il patrimonio che rappresenta, ma una delle ragioni della qualità di vita, un sistema ecologico indispensabile. La piena funzionalità naturale degli specchi lagunari è un elemento da promuovere in ragione del bene collettivo e delle possibilità che il nostro modello di sviluppo attuale possa essere indirizzato sempre più nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente”.

Secondo il vicepresidente della provincia e assessore alla caccia Mario Dalla Tor “l’urgenza che ritengo più importante per la nostra laguna è creare un coordinamento unico che metta insieme tutti: enti territoriali, associazioni ambientaliste e venatorie, proprietari delle Valli lagunari. Ad oggi non c’è un punto unico di coordinamento, si continua a ragionare per settori. Il Parlamento dovrebbe creare le condizioni affinché tutte queste realtà lavorino insieme Per quanto di competenza della Provincia, ci stiamo apprestando ad organizzare il XXI censimento degli uccelli acquatici svernanti, che ogni anno conferma la presenza sempre più numerosa di esemplari di avifauna. Lo scorso anno ne abbiamo registrati più di 400.000. La laguna veneziana è la prima zona umida d’Italia, tra le prime cinque al mondo. Al suo interno – ha sottolineato Dalla Tor – ha una ventina di valli ed è proprio dai proprietari di queste valli che può arrivare un aiuto concreto, magari attraverso una Fondazione, perché sono loro che investono sull’ambiente. In questi anni siamo riusciti come Provincia ad ottenere un significativo salto di qualità perché abbiamo avviato una collaborazione sempre più fattiva con associazioni ambientaliste, venatorie e Comuni. Dobbiamo poi riflettere attentamente sulle scelte che coinvolgono la Laguna: sia di tipo turistico, come la creazione di piste ciclabili, sia di tipo economico, come le licenze di accesso per imbarcazioni o taxi acquei. Dobbiamo ricordarci che ogni scelta intrapresa ha una ricaduta su questo delicato ambiente naturale”.