Novità sostanziose per le ferrovie del Veneto: dopo tre anni di lavori e tre mesi di prove, è stato attivato il nuovo tratto elettrificato della linea ferroviaria Padova-Montebelluna e Bassano-Padova. A compiere il viaggio inaugurale è stata la vicepresidente e assessore ai trasporti del Veneto, Elisa De Berti assieme al direttore regionale di Trenitalia, Tiziano Baggio, i rappresentanti di RFI, Francesca Perrone e Patric Marini, e i sindaci dei comuni interessati dall’infrastruttura: Elena Pavan (sindaco di Bassano del Grappa), Luca Pierobon (sindaco di Cittadella), Katia Maccarone (sindaco di Camposampiero), Marica Galante (vicensindaco di Castelfranco) ed Elzo Severin (sindaco di Montebelluna).
«A partire da oggi circoleranno treni elettrici sostenibili, confortevoli e affidabili lungo un asse ferroviario frequentato ogni giorno, in periodo pre-Covid-19, da oltre 30.000 fra pendolari e studenti: 15.000 sulla Bassano-Venezia, 10.000 sulla Castelfranco-Montebelluna e 7.000 sulla Bassano-Padova – afferma De Berti -. Questo si tradurrà in un servizio per gli utenti migliore, più moderno e puntuale grazie alla maggiore affidabilità».
I lavori costati 24 milioni di euro, rientrano nell’ambito del finanziamento di 30 milioni destinati all’elettrificazione di queste tratte e della Conegliano-Vittorio Veneto.
«Con questi ulteriori 45 chilometri di infrastruttura (30 km della Camposampiero-Cittadella- Bassano e 15 km della Castelfranco-Montebelluna) si aggiunge un fondamentale tassello all’ambizioso programma di elettrificazione delle ferrovie del Veneto promosso dalla Regione Veneto e attuato da Rete Ferroviaria Italiana – spiega De Berti -. L’obiettivo è rivoluzionare il trasporto su ferro, massimizzandone i vantaggi in termini di sostenibilità ambientale. Da oggi saranno finalmente eliminate le attuali locomotive che consumano 3 litri di gasolio a chilometro, e al loro posto circoleranno treni a emissioni zero. Con l’inaugurazione di oggi parliamo di un cambiamento epocale per il trasporto pubblico locale».
In attesa del completamento delle previste consegne dei nuovi convogli “Pop” e “Rock”, sulla linea viaggerà il materiale elettrico attualmente disponibile nel parco rotabile di Trenitalia del Veneto.
«Il prossimo passo – conclude De Berti – sarà l’elettrificazione della Venezia-Belluno per i quali i lavori termineranno fra dicembre e gennaio 2021. Da domani partiranno anche i cantieri per l’elettrificazione della Feltre-Belluno funzionali al completamento della Treviso-Belluno che RFI conta di terminare entro il 2024».
L’elettrificazione non è l’unico intervento che interessa le ferrovie del Veneto: partono i lavori per la soppressione di 15 passaggi a livello con l’investimento di 2,8 milioni di euro.
«La linea ferroviaria “Adria-Mestre” sarà interessata da lavori di messa in sicurezza che prevedono l’eliminazione di 15 passaggi a livello, 10 pubblici e 5 privati – ha detto De Berti -. Prosegue il programma di interventi per riqualificare, velocizzare e mettere in sicurezza la tratta su rotaia lunga 57 km, che collega il capoluogo regionale al Polesine orientale, sulla quale si registrano 67 passaggi a livello, 50 pubblici e 17 privati. Abbiamo dato mandato alla nostra società Infrastrutture Venete di procedere con i lavori di implementazione della sicurezza e dell’efficientamento di questa linea ferroviaria, come previsto dal piano di interventi e cronoprogramma presentati nel 2020. Laddove la viabilità locale verrà interrotta con l’eliminazione dei passaggi a livello, saranno previsti interventi di ricucitura di assi stradali esistenti, evitando di realizzare più costose opere di attraversamento delle linee ferroviarie come sottopassi o sovrappassi».
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