Commercialisti: in Trentino 16 nuovi iscritti all’Ordine in 1 anno

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Secondo il Rapporto 2020 sulla professione del Consiglio e della Fondazione Nazionali dei Commercialisti, continua il rallentamento del tasso di crescita nazionale degli iscritti che passa da +0,3% del 2018 al +0,1% del 2019. Nel corso del 2019, gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sono aumentati di 136 unità pari ad una crescita percentuale dello 0,1% sul 2018, il più basso tasso di crescita dal 2008.

Ben diversa la situazione del Trentino, ove gli iscritti sono passati dai 719 di fine 2018 ai 735 di fine 2019, con un incremento di 16 nuovi iscritti, pari al 2.2%. Il 67.8% degli iscritti sono maschi a fronte del 32.2% di presenza femminile, quasi un punto in meno dei dati nazionali (33.1%). Le società tra professionisti sono salite di 7 unità a quota 31.

“Possiamo essere soddisfatti”, commenta il presidente dell’ODCEC di Trento e Rovereto, Pasquale Mazza. “In un contesto generale di scarsa crescita della professione, la nostra è la regione con l’incremento netto percentuale migliore. Nella nostra provincia anche il 2020 sarà un anno che si chiuderà con questo trend, con un numero di iscritti e di STP in aumento e la tenuta del numero dei praticanti”.

A livello anagrafico, il 59% degli iscritti fa parte della fascia d’età 41-60 anni, sopra i 60 anni la percentuale è del 19.4%, mentre i giovani iscritti fino a 40 anni rappresentano il 21.6%. In questa fascia d’età la presenza femminile sfiora il 50%. Il dato trentino sui giovani fino a 40 anni è molto confortante se confrontato con quello nazionale che si ferma al 14.2%, crollato addirittura del 4.2% rispetto all’anno precedente.

“In prospettiva”, prosegue Mazza, “ciò che preoccupa è il progressivo calo dei praticanti, sebbene il nostro Ordine anche qui sia stato un’eccezione, con un leggero incremento nel 2019 rispetto all’anno precedente”. A livello nazionale, invece, il numero dei praticanti è calato di quasi il 10%.

Lo studio fotografa anche i redditi: nel 2019 quello medio nazionale è salito a 60.962 euro facendo registrare una crescita del 2,6%, la più alta dalla crisi del 2008. Sensibilmente più alto il dato trentino che è salito del 2.7% a 84.585 euro. Sotto i 40 anni il livello è di 49.869 (+1.8%), sopra i 60 anni di 101.987 euro (+9.5%). Ancora alta la differenza di genere: la media di reddito dei professionisti maschi è di 94.283 euro, quella delle professioniste di 61.991 euro. Nel vicino Alto Adige la situazione è ancora migliore: il reddito medio è di 140.295 euro, il che porta ad una media regionale di 113.071 euro, che è il più alto a livello nazionale e l’unico che supera la soglia dei 100 mila euro.

“Gli Ordini di Trento e Bolzano sono tra i primi 10 in Italia”, aggiunge il presidente Mazza. “È un valore molto soddisfacente, ma c’è sempre un’enorme differenza tra il dato delle due province. Il reddito dei professionisti di Bolzano è 1,6 volte più alto di quello dei colleghi trentini. La vera incognita riguarda la tenuta dei redditi nel 2020 a causa della pandemia, ma questa è un’altra storia”.