3 su 8 appartengono a cordate locali o nordestine. Tondo: “importante impulso allo sviluppo tecnologico ed economico”
E’ “un Friuli Venezia Giulia che reagisce”quello che a pieno titolo prende parte a ben tre cluster tecnologici nazionali, ricevendo finanziamenti che per il solo territorio regionale ammontano a 6,6 milioni di euro. Ad evidenziarlo è il presidente della Regione, Renzo Tondo, durante la conferenza stampa di presentazione di quello che ha definito “un pacco regalo” dell’assessore regionale all’Università e Ricerca, Roberto Molinaro, il quale ha saputo, ha detto Tondo, creare una federazione di interessi che ha portato il sistema regione a giocare in squadra e centrare così l’obiettivo. Un risultato che, secondo il presidente, conferma la forza del Friuli Venezia Giulia ed è anche “un messaggio di fiducia che possiamo dare ad una regione all’avanguardia come sistema, un territorio che riesce ad ottenere finanziamenti importanti dall’Europa per significativi percorsi di innovazione, sviluppo e collegamento tra impresa e ricerca”.
Per Molinaro la creazione dei cluster, ed in particolare di quelli a cui partecipa il Friuli Venezia Giulia, rappresenta “una tappa con una dotazione finanziaria significativa, ma soprattutto con uno straordinario know-how di intervento”, ma l’assessore rimarca anche che “la prossima tappa è andare in Europa, per portare a casa altre risorse da impiegare in un percorso virtuoso che ha a che fare con la modernizzazione del Friuli Venezia Giulia”.
I tre cluster (aggregazioni di imprese, Università, centri di ricerca, distretti tecnologici) fanno parte degli otto individuati, in base ad altrettante aree tematiche, dal bando “Avviso per lo sviluppo ed il potenziamento di cluster tecnologici nazionali” emanato dal MIUR lo scorso 30 maggio e chiuso il 28 settembre. Ad illustrarli sono stati, rispettivamente, il vicepresidente del distretto di Biomedicina (CBM scarl), Gabriele Gatti, che ha spiegato gli obiettivi del cluster “Scienze della Vita/Advanced Live SciEnces in Italy – ALISEI”, l’amministratore delegato di Ditenave, Livio Marchesini, che ha descritto il cluster “Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina – Trasporti Italia 2020” ed il direttore del Polo tecnologico di Pordenone, Franco Scolari, che ha parlato del cluster “TAV – Tecnologie Ambienti di Vita”.
Obiettivo del bando era la creazione di aggregazioni di soggetti interattivi in grado di proporre quattro grandi progetti di ricerca e sviluppo per ogni cluster, ma anche di costituire una rete nazionale d’eccellenza nel campo della ricerca e dell’innovazione, un sistema in grado di concorrere con successo ai futuri finanziamenti europei che saranno orientati, come conferma la strategia Horizon 2020, a premiare le grandi aggregazioni e quindi i “join-proiect” e non proposte singole ed isolate. Ribadendo che “l’innovazione non si costruisce senza ricerca e trasferimento tecnologico” e ricordando che l’impegno della Regione in questo comparto ammonta già a 3 milioni di euro l’anno, Molinaro ha peraltro confermato che “la scelta di sostenere i cluster implicherà l’impiego di ulteriori risorse anche da parte dell’Amministrazione regionale”. “Vorremmo – ha affermato l’assessore – che la pluralità di soggetti coinvolti continui a contare sulla Regione non solo per un’attività di regia ma anche per un accompagnamento concreto”. Molinaro ha ricordato anche che la valutazione del Piani di sviluppo e dei contenuti tecnico-scientifico dei progetti è stata affidata dal MIUR ad un panel di esperti internazionali, nominati dallo stesso ministero.
Il bando, che aveva una dotazione complessiva di 408 milioni di euro, prevedeva, per ogni progetto di cluster, la presentazione di un piano di sviluppo strategico quinquennale, di 4 progetti di ricerca industriale, sviluppo industriale e formazione e di un modello di governance.
“ALISEI” è risultato terzo classificato e vi aderiscono in tutto 12 regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna). Quarto classificato è stato il cluster “Trasporti Italia 2020” e vi aderiscono 8 regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania). L’ottavo posto è andato a “Tecnologie per gli ambienti di vita” che coinvolge 5 regioni (Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Puglia, Toscana) e la Provincia di Trento. Per quanto concerne quest’ultimo cluster, sono stati approvati 3 dei 4 progetti presentati, per un valore complessivo di oltre 33,6 milioni ed in Friuli Venezia Giulia ha visto la costituzione di un’aggregazione pubblico-privata “FVG as a l@b” che si è presentata in maniera unitaria e coinvolge 42 soggetti. Il secondo cluster vede la partecipazione di 71 soggetti, ha presentato 4 progetti per un valore di quasi 48 milioni e ha avuto tra i suoi protagonisti a livello locale l’ENAIP FVG quale capofila del Polo formativo dell’economia del mare regionale. Infine “ALISEI”, che ha presentato progetti per un valore complessivo di quasi 43,5 milioni ed in cui la nostra regione sarà presente, tramite il soggetto gestore di Distretti tecnologici e regionali, sia nella Commissione di indirizzo strategico che in quella esecutiva di indirizzo territoriale.