Barbara Grassi confermata presidente delle Donne della cooperazione trentina

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Barbara Grassi
Barbara Grassi

Barbara GrassiL’assemblea dell’associazione Donne in cooperazione ha votato per il rinnovo delle cariche sociali. Barbara Grassi confermata presidente

Barbara Grassi è stata confermata presidente dell’associazione Donne in cooperazione. Votato anche il nuovo consiglio direttivo, che risulta composto da: Mara Bazzoli della Famiglia Cooperativa di Bondo e Roncone, Norma Benoni* della Federazione Trentina della Cooperazione, Andrea Bontempelli* della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, Fiorella Corradini di Pulicoop Trento, Nadia Martinelli* della Cassa Rurale di Caldonazzo, Nicoletta Molinari* di CS4, Adriana Osele* della Cassa Rurale di Trento e Sara Villotti di Risto3 (* componenti del consiglio direttivo uscente).

La base sociale dell’associazione Donne in cooperazione nel 2010 contava 212 soci, di cui 197 donne, 12 uomini, un’associazione e due cooperative (il Consorzio Lavoro Ambiente e la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine). Nel 2011 si sono aggiunti 45 nuovi iscritti, per un totale di 257 soci.

Nel corso dell’assemblea è stata presentato il bilancio dell’attività che ha visto impegnata l’associazione negli ultimi anni: i seminari per la promozione del coinvolgimento e dell’adesione delle donne all’associazione; il monitoraggio della presenza femminile nelle cooperative e nei consigli di amministrazione; i percorsi formativi in un’ottica di genere volti a sviluppare un modello cooperativo innovativo; le azioni di sostegno della conciliazione dei tempi di vita e lavoro e della cultura di genere socialmente responsabile; la partecipazione a reti a livello comunale, provinciale e nazionale; e le collaborazioni con la Federazione Trentina della Cooperazione e il mondo accademico.

In particolare, è stato posto l’accento sui dati della presenza femminile nella gestione della Cooperazione, che registrano un andamento positivo, ma risultano ancora insoddisfacenti. Nel 2011 il 17% delle cariche in cooperativa (presidente, vicepresidente, consigliere, presidente di collegio sindacale e sindaco effettivo) è ricoperto da donne, nel 2007 erano il 13%. Entrando più nel dettaglio, i presidenti donna sono passati dall’11% del 2008 all’attuale 12%, i vicepresidente donna sono cresciuti dal 14 al 18% e i consiglieri dal 15 al 18%.

I settori più virtuosi in termini di andamento positivo risultano essere il consumo, dove la percentuale della presenza femminile è passata, tra il 2008 e il 2011, dal 16 al 22%, e il credito, dove le donne sono passate dal 9% al 13%. Il settore dove la presenza femminile nella gestione è più alta si conferma quello delle cooperative di lavoro, servizio, sociali e abitazione dove le donne rappresentano il 25% (+3% rispetto al 2008). “Si tratta di un percorso troppo lento – ha commentato Mariangela Franch, docente di Economia dell’Università di Trento e socia delle Donne in cooperazione – Per il bene comune è importante che le donne si facciano sentire”.

Esortazione condivisa dalla presidente Barbara Grassi, per la quale è necessario continuare a battersi per le quote rosa “non come capriccio, ma come necessario percorso per garantire una parità di genere anche ai vertici delle cooperative”. In questa direzione vanno le iniziative in programma per il futuro, a partire dalla costituzione di un tavolo di lavoro per la definizione di una proposta concreta per la prossima presidenza della Federazione Trentina della Cooperazione.

Diego Schelfi, presidente della Federazione, si è complimentato con l’associazione per il lavoro svolto e i risultati raggiunti finora e ha esortato le socie a continuare nella promozione di una cultura di pari opportunità. “Non basta la buona volontà – ha detto Schelfi – bisogna impegnarsi a fondo per costruire una reale parità di genere”.