Iniziativa di 5 produttori della Valle dei Laghi che hanno ideato anche una confezione comune
Presentato a Trento il nuovo “Presidio del gusto” Slow Food del Vino santo trentino realizzato da uve Nosiola, uno dei vitigni autoctoni della provincia di Trento, delicato e difficile da coltivare quanto aromatico e di forte struttura. Quella del Vino santo trentino più che una nascita è una rinascita, perché il prodotto era stato insignito del riconoscimento già qualche anno fa, salvo essere lasciato decadere per un’organizzazione di promozione del prodotto non ancora sufficientemente rodata. Ora il ritorno.
Il “Presidio”, come hanno sottolineato i cinque produttori, valorizza l’impegno dei vignaioli, non solo sul versante della qualità, ma anche della difesa e promozione dell’ambiente, delle biodiversità e della storia del territorio. Tutti elementi indispensabili per un “Presidio” Slow Food.
Il presidente dell’Associazione vignaioli del vino santo trentino D.O.C., Giuseppe Pedrotti, uno dei cinque produttori protagonisti del progetto, ha spiegato la nascita e l’evoluzione di questa iniziativa e ha presentato il nuovo sito dell’associazione www.vinosantotrentino.it, “strumento di comunicazione che intende diventare un punto di riferimento essenziale per coloro che credono in questo vino e in questo territorio”. Cinque i produttori che hanno promosso l’iniziativa riuniti nell’Associazione vignaioli del vino santo trentino Doc: l’azienda agricola Pravis (Mario Zambarda), l’azienda agricola e distilleria F.lli Pisoni (Marco e Stefano Pisoni), l’azienda agricola e distilleria Francesco Poli (Alessandro Poli) e l’azienda agricola e distilleria Giovanni Poli (Graziano Poli).