L’Orchestra Haydn con tre rare pagine di Ermanno Wolf-Ferrari

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HaydnSul podio debutta l’austriaco Friedrich Haider

Martedì 18 dicembre a Bolzano (Auditorium, ore 20.00) e mercoledì 19 a Trento (Auditorium, ore 20.30) l’Orchestra Haydn, diretta per la prima volta dall’austriaco Friedrich Haider, proporrà tre rarità di Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948), compositore italo-tedesco (per la precisione veneziano-bavarese), le cui origini suggeriscono di propagarne l’opera proprio in una terra di confine come il Trentino e l’Alto-Adige. Si tratta della Suite-Concertino per fagotto e orchestra, op. 16 (solista Flavio Baruzzi, primo fagotto dell’Orchestra Haydn), del Concerto per violoncello e orchestra, op. 31 “Invocazione” (solista Robert Nagy) e dell’Ouverture tratta da “Le donne curiose”. Completa la locandina del sesto appuntamento della 53. Stagione concertistica la Sinfonia n. 96 di Joseph Haydn.

Ermanno Wolf-Ferrari 18761948Chi era Ermanno Wolf-Ferrari? Compositore italo-tedesco, nato a Venezia il 12 gennaio 1876 a Venezia, egli aveva calcato dapprima le orme del padre (il pittore August Wolf) studiando disegno, per poi frequentare l’Accademia Musicale Monacense e finire per fare il musicista. Se il padre guadagnava da vivere copiando su commissione di collezionisti tedeschi alcuni dei grandi capolavori pittorici italiani dei secoli d’oro, il figlio Ermanno si volse anch’egli al glorioso passato della città natale, cercando di farne rivivere uno dei periodi più felici. Si impose infatti a partire dai primissimi anni del Novecento con riusciti adattamenti operistici di celebri commedie goldoniane, di cui colse non solo lo spirito ludico, ma anche la più velata malinconia. Ne è una pagina Le donne curiose, date con successo travolgente a Monaco di Baviera nel 1903, opera riprese in mezza Europa e rappresentata anche in America.

Principalmente operista, Emanno Wolf-Ferrari aveva tuttavia esordito negli anni Novanta dell’Ottocento con alcune composizioni da camera, ritornando poi di tanto in tanto alla passione giovanile per la musica puramente strumentale. All’inizio degli anni Trenta egli scrisse la Suite-Concertino per fagotto, op. 16.

Dopo gli sconquassi della seconda guerra mondiale buona parte dei teatri d’opera tedeschi (e anche alcuni italiani, dalla Scala di Milano al Teatro Verdi di Bolzano) erano distrutti; Wolf-Ferrari aveva perso così la sua principale fonte di guadagno. Già durante gli ultimi anni della guerra, quando le attività teatrali erano state giocoforza ridotte, egli tornò alla musica strumentale, scrivendo tra l’altro, nel 1945, il Concerto per violoncello, op. 31 “Invocazione”.

Sfollato in Austria a causa dei bombardamenti su Monaco, Wolf-Ferrari infine tornò a Venezia, città natale, dove morì il 21 gennaio 1948.

 

martedì 18.12.2012 – Bolzano, Auditorium, ore 20.00

mercoledì 19.12.2012 – Trento, Auditorium, ore 20.30


Ermanno Wolf-Ferrari

Suite-Concertino per fagotto e orchestra in fa maggiore, op. 16

Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore, op. 31 “Invocazione”

 

Joseph Haydn

Sinfonia n. 96 in maggiore

 

Ermanno Wolf-Ferrari

Le donne curiose: Ouverture

 

Friedrich Haider, direttore

Flavio Baruzzi, fagotto

Robert Nagy, violoncello

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento