Il Macbeth al Filarmonico di Verona, buon esordio della stagione

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Fondazione Arena Vr 2012 Macbeth II atto Foto Ennevi 091212 brindisi 1Riuscito l’allestimento scenico minimale con ricorso alla multimedialità

L’apertura della stagione lirica 2012-’13 del Teatro Filarmonico di Verona con il Macbeth di Verdi è stata all’insegna della sperimentazione scenografica, con ampio ricorso ad un allestimento minimalista con prevalenza dei toni scuri e del ricorso alla multimedialità, con la proiezione su uno schermo mobile calato e sollevato a più riprese durante lo spettacolo di scenografie e di momenti della stessa scena, con dettagli in primo piano degli attori.

Nonostante il ritardo d’inizio della “prima” a causa di un’agitazione sindacale del personale che chiedono al Sovrintendente Francesco Girondini maggiori risorse per la stagione del Filarmonico oggi ritenuta secondaria rispetto a quella estiva dell’Arena, l’opera basata sul dramma di Shakespeare è stata presentata nel centenario verdiano con un nuovo allestimento. Il Macbeth non è un titolo molto frequentato dai cartelloni lirici, ma racchiude un interessante valore musicale, che in questo frangente si avvicina al mondo della danza molto caro al melodramma francese.

Stefano Trespidi che ha curato la regia, le scene e i costumi assieme al regista video Amerigo Daveri, ha ambientato l’azione su un palco come se fosse una prova di teatro, con tanto di incursioni del regista e dei costumisti; lo stesso coro si presenta in gruppo con al seguito i copioni e le matite per segnare le annotazioni del regista e del maestro concertatore.

Fondazione Arena Vr 2012 Macbeth IV atto Foto Ennevi 091212 coro funi 1Durante i quattro atti in cui è suddivisa l’opera, si susseguono varie ambientazioni, alcune originali (come quella dei tre alberi sradicati calati dall’alto o il gruppo dei quattro impiccati, il paravento dietro il quale avviene il delitto del re, oppure le decine di corde che attraversano la scena a simbolizzare la foresta). Sullo sfondo, sul grande schermo che viene calato e rialzato di volta in volta, la proiezione di scorci della stessa scena o di spezzoni di film con ambientazione shakespeariana. Quanto ai costumi, oltre ai predominanti colori del bianco e del nero di quasi tutti gli attori, brilla la protagonista Lady Macbeth che sfoggia lunghi abiti da sera neri e rossi, mentre le streghe durante la loro danza infernale indossano sgargianti parrucche rosse e agitano frustini all’interno della grande gabbia.

Piacevole l’interpretazione musicale data da Omer Meir Wellber specie durante le arie e le danze, mentre ha lasciato un po’ a desiderare l’interpretazione vocale del protagonista Macbeth nella persona di Andrzej Dobber. Bene Susanna Branchini nei panni di Lady Macbeth, con un’interpretazione potente e gagliarda. Più che discreti Roberto Tagliavini nei panni di Banco, Massimiliano Pisapia (Macduff) e Giorgio Misseri (Malcom). Buona la prestazione canora e teatrale del coro nel suo complesso, con il pubblico che ha applaudito a lungo la rappresentazione.

Repliche il 18, 20, 21 e 23 dicembre.