Inaugurato a Trieste l’Immaginario Scientifico Science Center

Il Museo della nuova scienza è allestito negli spazi del Magazzino 26 a Porto Vecchio.

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Una sala del nuovo museo Immaginario Scientifico.

L’Immaginario Scientifico Science Center, Museo della scienza interattivo e sperimentale che ha per scopo la promozione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, ha aperto al Magazzino 26 nel Porto vecchio di Trieste.

Il nuovo Museo dell’Immaginario Scientifico occupa circa 3.000 metri quadri, distribuiti su due piani, della sezione centrale del Magazzino 26, di proprietà del comune di Trieste, che ha “consegnato le chiavi” degli spazi al presidente dell’Immaginario Scientifico, Mario Bucher, con una breve cerimonia cui sono intervenuti il sindaco Roberto Dipiazza, gli assessori ai lavori pubblici, Elisa Lodi, e alla cultura, sport, turismo, eventi, Giorgio Rossi. In questa prima fase di apertura al pubblico, sarà possibile visitare i circa 1.000 metri quadri collocati al piano terra. Gli spazi al secondo piano saranno resi fruibili nella primavera del 2021, al termine dei lavori che stanno ancora coinvolgendo il Magazzino 26 e le aree circostanti.

Il nuovo Museo Immaginario Scientifico è frutto di un progetto articolato che prevede il riuso degli spazi di una porzione del più grande degli edifici del Porto Vecchio di Trieste di proprietà del comune di Trieste, la valorizzazione della “storica” collezione del Museo e soprattutto di un imponente percorso di creazione di nuovi contenuti e di nuove modalità multimediali, immersive e coinvolgenti di fruizione e di racconto della Scienza che nasce all’interno di molti degli enti di ricerca del cosiddetto “Sistema Trieste” e dell’Innovazione che alcune eccellenze imprenditoriali del territorio hanno sviluppato. Un Museo unico, innovativo ed estroverso, ideato con lo scopo di emozionare, stupire, stimolare all’azione, spingere a porsi interrogativi i visitatori di tutte le età e estrazione: bambini, adulti, “uomini di scienza”, semplici curiosi e appassionati.

«Oggi è una grandissima soddisfazione inaugurare questa nuova sede dell’Immaginario scientifico in Porto Vecchio – ha sottolineato il sindaco Roberto Dipiazza -. Un’avventura iniziata 18 anni con Globo, Alinari e l’ex-centro di calcolo lungo un percorso difficile che siamo riusciti a superare tutti assieme grazie alla determinazione di Serena Mizzan che non ha mai mollato. Grazie agli assessori Rossi e Lodi e a tutti coloro che vi hanno collaborato e agli sponsor. Nei prossimi mesi sarà trasferito il Museo del Mare, le masserizie del Magazzino 18, il Museo dell’Antartide, della Bora. Il Porto Vecchio sarà il “centro” di tutti i musei cittadini. Prossimamente aggiungeremo a questa nuova sede altri mille metri a completamento di questa meravigliosa struttura a disposizione della città».

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Il taglio del nastro del Museo Immaginario Scientifico, con il sindaco Roberto Dipiazza e il governatore Massimiliano Fedriga a dx.

«Abbiamo investito nel progetto all’interno del Porto Vecchio perché crediamo che scienza e formazione devono trovare risposte e l’Immaginario scientifico va proprio in questa direzione – ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga -. Un investimento importante per il futuro delle giovani generazioni, unendo le forze, sempre in condivisione con il Comune e le istituzioni del territorio, per raggiungere grandi risultati».

L’Immaginario Scientifico Science Centre è un museo della scienza interattivo e sperimentale che ha per scopo la promozione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. Grazie a originali tecniche espositive e innovative metodologie di animazione didattica, già adottate nella precedente collocazione a Grignano e ora ulteriormente implementate, appartiene alla categoria dei cosiddetti “musei di nuova generazione” – ovvero i “science center” di scuola anglosassone – che rivoluzionano le modalità tipiche di un museo tradizionale. Da luogo deputato alla conservazione ed esposizione di reperti e vecchi strumenti, il museo si trasforma in un luogo vivo dove il visitatore interagisce con gli oggetti presenti e con gli ambienti museali. Grazie a postazioni interattive chiamate “exhibit hands-on” (appunto perché non sono in mostra solo per essere osservati, ma anche e soprattutto per essere toccati e maneggiati) il visitatore scatena, attiva, manipola… confrontandosi così con alcuni fenomeni naturali che lo invitano a un gioco di scoperta e di ipotesi e gli offrono la possibilità di avvicinarsi e comprendere le leggi naturali e le interpretazioni scientifiche che sono state elaborate per farsene un’idea.

Il nuovo Museo dell’Immaginario Scientifico è articolato in tre sezioni principali (Trieste e la Scienza, Fenomena e Innova), cui si affiancano due sezioni speciali (Imaginaire Scientifique e il Planetario).

Una sezione per illustrare la scienza che nasce e si sviluppa a “Trieste Città della Scienza”, il nutrito network di Enti di Ricerca che caratterizza il capoluogo del Friuli Venezia Giulia come caso unico non solo a livello italiano ma anche internazionale, per la concentrazione di Istituti e il numero di ricercatori, nato a partire dagli anni ’60 grazie all’intuizione di Paolo Budinich, Abdus Salam, Luciano Fonda, Arturo Falaschi e molti altri scienziati che diedero impulso al “Sistema Trieste”. 

Nella sezione Fenomena, che amplia gli apprezzati Exhibit, postazioni adatte alla fruizione di bambini e adulti, già presenti nella storica sede di Grignano, che invogliano a “fare per scoprire”, i visitatori possono conoscere le grandi leggi della scienza. Le aree scientifiche approfondite sono il Moto, i Fluidi, l’Elettro-magnestismo e l’Elettricità, con exhibit che permettono di sperimentare i vortice d’acqua, la sabbia del deserto, l’interazione dell’aria con gli oggetti volanti, la formazione delle bolle di sapone…

Innova è la sezione più nuova dell’Immaginario Scientifico, che lo rende ulteriormente un caso unico a livello italiano e internazionale. Approfondisce la scienza e l’innovazione che nasce nei dipartimenti ricerca innovazione di alcune delle realtà industriali di eccellenza del territorio, che si distinguono anche a livello nazionale per il loro livello innovativo e tecnologico.

Uno spazio realizzato con le più avanzate tecnologie audio-video per una rilettura “immersiva” a 360° della mostra “Imaginaire Scientifique” di Parigi, voluta da Paolo Budinich per raccontare la scienza a tutti, attraverso l’uso delle immagini. 

Un nuovo planetario digitale, che permette di fare affascinanti visite alla volta celeste e scoprire dalle costellazioni ai pianeti, dal movimento apparente del sole alle albe e ai tramonti ecc. 

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