Avviare una collaborazione per promuovere la transizione energetica sul territorio regionale, facendo leva su soluzioni innovative come l’idrogeno e il biometano, favorendo la mobilità sostenibile, anche in ottica portuale e aeroportuale, e la riqualificazione energetica degli edifici: questo l’obiettivo del protocollo di intesa sottoscritto a Trieste dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dall’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, alla presenza del ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
«L’idrogeno – ha osservato Patuanelli – è un tema che il Governo segue con grandissima attenzione perché può essere veramente quella molecola che ci consente di fare un salto quantico in termini di inquinamento, di produzione di CO2 da limitare e consente di stoccare e trasportare l’energia in modo pulito, è un tema su cui l’Italia ha un vantaggio competitivo che non deve perdere e deve entrare nell’asse franco tedesco di sviluppo delle tecnologie a idrogeno che potrà essere utile per molti settori industriali».
Il Covid-19, ha aggiunto Patuanelli, «probabilmente ha una funzione di accelerazione di processi, ha messo in evidenza la necessità di intervenire sul settore dell’energia per provare a invertire la rotta intrapresa dal pianeta. Oggi è il tempo delle scelte e non dei tentennamenti».
La mobilità sostenibile e la riqualificazione energetica, ha detto Alverà, «saranno cruciali per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei, dando impulso all’economia circolare e creando occasioni di sviluppo economico e occupazione».
Secondo l’accordo, che ha una validità di due anni, Regione e Snam collaboreranno per «supportare la crescita della filiera dell’idrogeno, avviando attività di ricerca e innovazione anche tramite lo sviluppo di un polo di competenze nella Regione».
La collaborazione potrà inoltre focalizzarsi sullo studio di progetti sulla decarbonizzazione di porti e aeroporti, la realizzazione di impianti di produzione di biometano, con possibile utilizzo per autotrazione e produzione di compost di qualità per uso agricolo, la promozione della mobilità sostenibile a Cng (gas naturale compresso), Lng (gas naturale liquefatto) e biometano per i trasporti urbani e interurbani e l’efficientamento energetico e la riqualificazione profonda di immobili pubblici quali scuole, ospedali, Rsa, uffici pubblici e case popolari.
«Quella sottoscritta dalla Regione è un’intesa che proietta il Friuli Venezia Giulia in una dimensione fortemente innovativa in termini di sostenibilità ambientale e di sviluppo sostenibile – h detto il governatore Fedriga -. Puntiamo su quattro asset: idrogeno per la decarbonizzazione di porti e aeroporti, biometano per il settore agricolo, piani di mobilità sostenibile grazie all’impiego di carburanti ecologici e progetti di efficientamento energetico attraverso i quali riqualificare scuole, ospedali, uffici pubblici e case. Si tratta di iniziative mirate riconducibili a un unico obiettivo, quello di investire nella transizione energetica. In questa fase segnata dalla crisi generata dal Covid-19, è una scelta strategica destinata a produrre nel tempo sviluppo, occupazione e ricadute ambientali, avviando quel modello di economia circolare indicato dagli standard europei».
Alverà ha infine ricordato che la Snam «sta investendo 1,4 miliardi di euro sulla transizione energetica e in particolare su idrogeno, mobilità, efficienza energetica e biometano».
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