Una delegazione dell’Associazione comuni di confine ricevuta dalla presidenza del Senato

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Divina Bonino senato sindaci comuni confine Scalvini 1Divina: “indispensabile recepire i contenuti della petizione firmata da 70 sindaci relativa all’utilizzo delle risorse contenute nel ‘Fondo Letta’”

Una delegazione di sindaci del Piemonte, Veneto e Lombardia accompagnata dal senatore trentino Sergio Divina ha depositato presso la presidenza del Senato una petizione (ai sensi dell’art. 50 Cost) firmata da oltre 70 primi cittadini di realtà confinanti con regioni e province a Statuto speciale, dove si chiede che i fondi loro destinati in base al “Fondo Letta” per le zone svantaggiate siano svincolati dal patto di stabilità, esattamente come lo sono i contributi erogati dall’Unione Europea. In caso contrario, si verrebbe a creare una pericolosa anomalia: i comuni, beneficiati dagli aiuti, non potrebbero spendere quelle somme in quanto le regole sui flussi finanziari (“Patto di stabilità”) impedirebbero loro di realizzare le opere seppur con risorse disponibili in cassa del comune.

Sergio Divina Emma Bonino 2 1Sergio Divina, promotore del fondo e convinto assertore della necessità di livellare le differenze fra comuni appartenenti a realtà speciali ed ordinarie, si è speso presso la presidenza del Senato perché le istanze dei sindaci venissero ascoltate: e così è stato, con la vicepresidente Emma Bonino che ha intrattenuto un cordiale colloquio con i sindaci che a loro volta hanno potuto spiegare le loro preoccupazioni in merito al destino delle somme già incamerate, ma non spendibili. Divina e Bonino nel corso dell’incontro avvenuto presso il Senato a Roma hanno dato la loro massima disponibilità a seguire l’iter della petizione impegnandosi affinché le previste audizioni in Commissione inizino già con l’approdo in Senato della legge di stabilità non appena la Camera l’avrà licenziata in prima lettura.

“Si tratta di richieste che devono venire accolte per una semplice questione di equità, che non portano alcun aggravio alle finanze dello Stato” commenta Divina, secondo il quale “se dovessero permanere gli attuali vincoli introdotti dal ‘Patto di stabilità’ si avrebbe l’effetto che i fondi devoluti dallo Stato ai comuni di confine per sanare almeno in parte le diseguaglianze a loro danno non potrebbero essere spesi. Oltre, il danno, le beffe. Così non si può andare avanti”.

Soddisfatto dell’esito dell’incontro il presidente dell’Associazione comuni di confine, Marco Scalvini, che ora attende fiducioso l’esito del procedimento: “ringrazio il senatore Divina e la vicepresidente Bonino dell’attenzione che ci hanno prestato. Abbiamo esposto una situazione che penalizzante e controproducente per i nostri comuni. Ora attendiamo che il Parlamento possa rimediare a questo problema e siamo molto fiduciosi. Ora attendiamo i fatti”.