Tribunale di Treviso, per le associazioni di categoria indispensabile il suo potenziamento

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Artigianato Trevigiano-Casartigiani, Confederazione Italiana Agricoltori, Cna Treviso, Federazione Coldiretti Treviso, Confagricoltura Treviso, Confartigianato Marca Trevigiana, Confcooperative Treviso, Confesercenti Treviso, Unascom Confcommercio Treviso, Unindustria Treviso si appellano al ministro Severino

34 giudici a servizio di una popolazione di circa 878.000 abitanti, 83.948 imprese (iscritte al registro ditte della CCIAA) e circa 20.000 professionisti: questo l’organico, assolutamente insufficiente, del Tribunale della città di Treviso che provoca tempi biblici nell’esercizio del diritto alla giustizia. Una situazione che, se possibile, diventa ancora più grave per la giustizia civile, il cui ricorso viene accresciuto dai contenziosi legati a questo periodo di grave crisi economica. Una situazione che ha spinto le associazioni di categoria dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio e dell’industria della provincia di Treviso a richiamare l’attenzione del Ministro della Giustizia Paola Severino attraverso una lettera di denuncia della grave condizione in cui versa il Tribunale cittadino.

“La situazione dell’organico del Tribunale di Treviso, città che vanta un’impresa ogni 11 abitanti, – si legge nella denuncia inoltrata dalle categorie economiche – appare incomprensibile, del tutto anomala e gravemente lesiva degli interessi di aziende e cittadini, anche alla luce dei criteri generali illustrati nella relazione accompagnatoria allo schema di decreto delegato presentato al Parlamento ed in particolare del criterio del rapporto organici/popolazione”.

Lo scenario si aggrava ulteriormente se si procede al raffronto con alcune province limitrofe nel rapporto tra organici dei tribunali, abitanti, numero d’imprese e professionisti. La confinante provincia di Udine, ad esempio, ha un tribunale con un organico di 31 unità con un bacino di utenza di 454.980 abitanti e una densità di imprese minore che nella provincia di Treviso. Ugualmente non equilibrato risulta essere il rapporto con il Tribunale di Venezia, pur considerate le maggiori competenze, civili e penali, di “sede distrettuale” (magistrati in organico 58, bacino d’utenza 850.523).

Sulla scorta del prossimo decreto legislativo dedicato alla “revisione della geografia giudiziaria” recentemente promulgato, entro il mese di dicembre dovranno essere definite le nuove piante organiche degli Uffici giudiziari. Le associazioni chiedono al Ministro Severino che si intervenga per adeguare finalmente la struttura del Tribunale di Treviso a una realtà demografica ed economica che non è più quella degli anni Sessanta. E’ un provvedimento tanto più necessario in questo periodo di crisi anche per evitare che, anche a causa della lentezza dei tempi della giustizia civile, il territorio perda ulteriore competitività e si crei, in un’area ad alta vocazione nel manifatturiero e nell’edilizia, un fenomeno di ‘migrazione’ di imprese verso altre province e altri Paesi nei quali l’esercizio della giustizia ha tempi e procedure ben più snelli.

Le associazioni di categoria, qualora la richiesta non raggiungesse l’esito sperato, si dichiarano pronte ad un’iniziativa di mobilitazione dell’intero sistema produttivo, verso il Governo e le forze politiche.