Già presidente vicentino e Veneto della categoria, tra gli obiettivi il rilancio e l’innovazione della filiera
Il vicentino Franco Pozzebon è stato nominato presidente nazionale degli Orafi di Confartigianato. L’assemblea l’ha eletto all’unanimità assieme al nuovo direttivo. Vicentino, 54 anni, perito chimico, è titolare con il fratello Paolo della ditta “Superficiquattro snc”, costituita nel luglio 1982. Ha iniziato da giovane la sua esperienza di lavoro nel settore dalla galvanica applicata all’oggetto prezioso, per arrivare oggi a lavorare argento ideando e realizzando articoli da indosso. Attivo partecipante alle iniziative associative in provincia, Pozzebon ricoprire dal 2008 la carica di presidente degli orafi a Vicenza e dal 2011 anche quella di presidente regionale Veneto.
“L’aumento del prezzo della materia prima (l’oro è passato in meno di cinque anni dai 15 agli attuali 42,5 euro al grammo), la politica aggressiva sul costo degli oggetti adottata da paesi emergenti come India e Turchia ed una situazione assurda sui dazi doganali nulli per l’entrata in Europa ma salatissimi per le nostre merci in alcuni dei Paesi più importanti per il nostro comparto (si arriva anche al 40/50%) – ha dichiarato il neo presidente – hanno penalizzato il settore in modo uniforme in tutto il Paese. Ma la nostra straordinaria manualità unita all’avanguardia tecnologica delle nostre lavorazioni e ad una maggiore collaborazione con mondi contigui al nostro come quello del design, possono essere le armi vincenti per puntare all’alta gamma mondiale. Dobbiamo valorizzare l’immagine e la comunicazione del gioiello italiano e favorire reti distributive alternative, ma soprattutto promuovere e difendere il 100% ‘Made in Italy’ e la tracciabilità del prodotto in modo tale che al momento dell’acquisto si riconosca con certezza un unico ‘Made in Italy’”.
Tra i punti salienti del programma di mandato di Pozzebon anche il rilancio dell’innovazione a tutti i livelli da ottenere con un più stretto rapporto con scuole, università, laboratori di ricerca, consulenti al fine di riqualificare le maestranze e formare nuove figure professionali che sono assolutamente necessarie per contrastare chi produce a costi di manodopera largamente inferiori.