A Casarsa (Pn) l’assemblea nazionale del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative

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assemblea fedagri vino casarsa 1450 cantine, 141.000 soci, 2.400 milioni di euro di fatturato. Violino: “fare sistema è importantissimo”

Le 450 cantine che compongono il settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative (che rappresenta il 60% dell’intera produzione vitivinicola nazionale), con circa 141.000 soci e un fatturato complessivo di 2.400 milioni di euro, si è riunito a Casarsa della Delizia (Pordenone) nella sede della cantina Viticoltori Friulani La Delizia, la più grande realtà cooperativa del Friuli Venezia Giulia.

Claudio Violino FVG 1A fare gli onori di casa al settore vitivinicolo cooperativo l’assessore all’agricoltura del Friuli Venezia Giulia, Claudio Violino, secondo il quale “fare sistema è importantissimo, soprattutto nel settore vitivinicolo, un comparto in cui la cooperazione rappresenta un ottimo esempio ed una grande opportunità di sviluppo”. All’evento hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle più importanti realtà vitivinicole italiane, le delegazioni delle cantine cooperative di Francia e Spagna ed i loro rappresentanti presso l’Ue, il presidente regionale di Confcooperative Fedagri Franco Bosio, Denis Ius, presidente de La Delizia, ed il sindaco di Casarsa Lavinia Clarotto. L’assessore Violino si è soffermato sulla strategicità della futura DOC Friuli, che “rappresenta un’ulteriore opportunità per cui dobbiamo ringraziare anche le cantine sociali, che si sono impegnate nella raccolta delle firme per la presentazione del disciplinare a Bruxelles”.

Violino ha affrontato il tema della DOC interregionale del Prosecco, rilevando come anche questa sia un’opportunità per il territorio: “considerato l’interesse sempre maggiore in regione per gli impianti a Prosecco, auspico che si arrivi anche alla vinificazione e credo che le cantine sociali possano avere, in questo senso, un ruolo centrale”. Violino ha sottolineato come il ruolo delle cantine sociali sia quanto mai importante: “basti pensare a questa zona, dove ne abbiamo almeno cinque in un’area di poco più di una decina di chilometri auspicando che trovino una strada per riuscire a fare rete e a mettere in comune le loro conoscenze e le loro forze”.

Quanto al mercato, durante l’assemblea è stato rimarcato come sia in crescita il vino venduto tramite le etichette commerciali della grande distribuzione (“private label”), giungendo a rappresentante nel 2011 l’8,1% (in valore) del totale dei consumi, con una crescita del 6% rispetto al 2010. Dato che sembra destinato a crescere ulteriormente, visto che in volumi il vino a marca commerciale rappresenta in Europa circa il 29%, mentre in Italia è la metà (14,4%).

Adriano Orsi, presidente di FedagriVino e presidente del colosso Cavit, ha sottolineato come la crescita del marchio privato “è un fenomeno che merita grande attenzione, ma la nostra strategia resta ancorata al principio che il produttore, il suo rapporto con il territorio e con i soci conferenti, in altre parole l’identità di una cantina sono valori non secondari, che vanno difesi”.