L’assemblea dei soci di Finest S.p.A., società finanziaria per l’internazionalizzazione del Triveneto, ha approvato il bilancio 2019, che ha avuto la durata ridotta a soli sei mesi (luglio-dicembre 2019), per l’introduzione della nuova decorrenza temporale su base dell’anno solare.
Finest è una società per azioni partecipata da Friulia Spa, società finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia con il 73,22% del capitale sociale, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Trento, dalla Simest e da alcune banche con quote inferiori all’1%.
Per la società, presieduta da Alessandro Minon, l’esercizio si è caratterizzato per un incremento sensibile delle risorse mobilitate a favore delle imprese, con investimenti record pari a quasi 21 milioni di euro in soli sei mesi (+20% rispetto ai dodici mesi precedenti).
Finest ha partecipato, come socio finanziatore, in 9 nuove operazioni, localizzate in prevalenza in Romania, Albania, Slovenia, Bulgaria e Federazione Russa, che la società presidia con un ufficio a Mosca e tramite la rete d’impresa “Bridge to Russia”. Importante new entry nel portafoglio il Kazakhstan, mentre si riconfermal’interesse delle aziende verso Francia e Spagna, ricomprese nella recente estensione operativa ai Paesi Med. Tra i settori di investimento di maggior traino nell’esercizio, l’agroalimentare (30%), trasporti (27%), meccanica ed elettromeccanica (24%), e servizi (11%).
«Il bilancio presenta un utile netto positivo di 192.600 euro e un portafoglio di investimenti a 97 milioni. Nell’esercizio non ci sono state svalutazioni, segno che gli investimenti effettuati sono solidi e performanti e la società ha operato con efficienza – commenta Minon -. Affrontiamo questo momento con tutti i numeri in regola per poter essere un driver finanziario determinante per le imprese che necessiteranno di un sostegno straordinario nell’immediato futuro».
«Questo è stato un semestre molto produttivo – afferma Federica Seganti, presidente di Friulia e maggiore azionista di Simest – perché abbiamo portato i nuovi investimenti a ben 21 milioni di euro quando negli ultimi quattro anni la media annuale si attestava a 16 milioni di euro. Proiettati su 12 mesi, vuol dire quasi una triplicazione della capacità d’azione della finanziaria che è una leva sempre più strategica per l’economia del Friuli Venezia Giulia e del NordEst per aiutare l’internazionalizzazione delle imprese e lo sbocco su nuovi mercati».
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