Condifesa Veneto, i danni per siccità ammontano a 10.230.000 euro

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siccità condifesa Periti su campo di Mais danneggiato 1Entro breve risarcite oltre 4.000 aziende. Padova e Rovigo le province maggiormente danneggiate

Si è conclusa la verifica effettuata dai periti dei 7 Consorzi di Difesa del Veneto ed è ora possibile quantificare i danni provocati dalla siccità estiva che verranno risarciti agli agricoltori che hanno stipulato preventivamente una polizza “anti-siccità”.

Ammonta a 10 milioni 230 mila euro la stima complessiva effettuata raccogliendo i dati provenienti dalle 7 province*:

PROVINCIA

STIMA DEL DANNO –

polizza assunzione diretta

Padova

€ 4.100.000,00

Rovigo

€ 3.200.000,00

Treviso

€ 1.200.000,00

Verona

€ 1.000.000,00

Vicenza

€ 400.000,00

Venezia

€ 300.000,00

Belluno (fagioli)

€ 30.000,00

TOTALE

€ 10.230.000,00

(* dati relativi ai danni stimati su produzioni assicurate)

 

I dati corrispondono ai danni rilevati dai periti dei Consorzi di difesa sulle produzioni assicurate, le somme riportate verranno quindi erogate direttamente ad oltre 4.000 aziende venete che, grazie alla stipula della polizza assicurativa contro la siccità in tempi utili, oggi possono affermare che non tutto è perduto.

Secondo Valerio Nadal, presidente di Condifesa Veneto, “mettendo a confronto questo rilevamento con i dati resi noti nei giorni scorsi dall’assessorato regionale all’agricoltura, salta agli occhi un elemento fondamentale su cui riflettere: complice anche la crisi economica, sono ancora troppi gli agricoltori che ricorrono alla tutela assicurativa solo per i rischi maggiormente sentiti, come la grandine e il vento forte, ma oggi alluvioni e siccità sono eventi catastrofali tanto frequenti quanto imprevedibili ed è necessario agire con lungimiranza prevenendo il danno piuttosto che subendolo”.

Per l’assessore all’agricoltura della regione del Veneto, Franco Manzato, “le strutture regionali e gli sportelli unici di Avepa si sono attivati ancora a luglio per la verifica dell’esistenza dei presupposti di danno rispetto ai quali c’è l’impegno del Ministero a valutare le proposte in deroga al Piano assicurativo nazionale 2012, la cui adozione è il presupposto per la presentazione e l’approvazione delle domande di aiuto. I danni complessivi giustificano un intervento straordinario dello Stato. Sono state considerate le zone territoriali dove risultano colture il cui danno medio è superiore al 30% rispetto alla produzione lorda vendibile ordinaria, considerando anche la disponibilità di acqua ad uso irriguo. L’individuazione dei territori danneggiati potrà consentire l’accesso a misure complementari importanti come i trattamenti di integrazione salariale, l’esenzione dell’imposta sui redditi dominicali e agrari e altre misure di intervento che eventualmente potranno essere approvate sulla base di normative regionali”.

Il suggerimento agli agricoltori che arriva dai Condifesa del Veneto continua quindi ad essere quello di stipulare polizze assicurative multirischio perché, una volta subita la devastazione di questi eventi non è possibile intervenire in alcun modo, se non tentando di attivare il Fondo di solidarietà nazionale come sta facendo la regione del Veneto. Proprio riguardo l’assicurazione, nel 2012 in Veneto si sono assicurati 35 milioni di quintali di produzioni per un totale di 192.000 ettari di terreni, oltre alle strutture e produzioni zootecniche. Il valore assicurato ammonta a oltre un miliardo di euro a fronte del versamento di quasi 60 milioni di euro di premi complessivi. I contributi erogati direttamente alle aziende ammontano a 44 milioni di euro.