Rossi: “un aiuto importante per le famiglie per l’assistenza diretta”
Nonostante i pesanti tagli al bilancio provinciale, il Consiglio provinciale ha varato la legge con cui si dà vita all’assegno di cura per i non autosufficienti. “Un aiuto importante alle famiglie per l’assistenza alle persone non autosufficienti. Con questa decisione il Trentino, ancora una volta, è più vicino ai paesi del Nord Europa” ha commentato l’assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi, secondo cui “era giusto fare uno sforzo in più per sostenerle, e su questo terreno devo sottolineare che abbiamo registrato un ampio consenso delle forze politiche e sociali”.
L’assegno di cura punta a favorire la permanenza dell’assistito al proprio domicilio, evitando dolorosi sradicamenti. Della misura, che si aggiunge all’indennità di accompagnamento, beneficeranno le persone residenti in provincia di Trento ininterrottamente per almeno tre anni. Il provvedimento ha anche un’altra importante funzione, quella di innescare dei processi virtuosi valorizzando il più possibile l’intervento di soggetti del privato-sociale nel settore dei servizi rivolti a persone non autosufficienti e alle loro famiglie. Per alzare il livello dei servizi domiciliari sull’intero territorio si pensa d’incentivare nella fase di avvio le imprese che vogliono iniziare ad occuparsi di assistenza. Si tratta di favorire con il tempo la formazione di una filiera di servizi omogenea sul territorio perché l’assegno di cura si trasformi da somma in denaro da erogare a buoni che i cittadini possano spendere in servizi capaci di produrre valore.
L’assegno di cura è un intervento assistenziale orientato a favorire la permanenza dell’assistito al proprio domicilio ed è correlato alla misura del bisogno della persona non autosufficiente, da garantire in ambito domiciliare e semiresidenziale. L’accertamento della condizione di non autosufficienza e del fabbisogno assistenziale viene effettuato dalle unità di valutazione multidimensionali, costituite da operatori sanitari e sociali. L’unità di valutazione multidimensionale redige, per ciascuna persona non autosufficiente, un piano di assistenza individualizzato tenendo conto dei bisogni, delle condizioni sociali e familiari dell’assistito.
L’assegno di cura è una misura di cui potranno beneficiare le persone residenti in provincia di Trento ininterrottamente per almeno tre anni che già percepiscono l’indennità di accompagnamento. Tutti coloro che chiederanno l’assegno di cura saranno sottoposti ad un’apposita visita per accertare il diritto al beneficio. L’assessore ha annunciato che le prime visite dell’Azienda sanitaria partiranno già il mese prossimo. Si prevede che tutte le valutazioni siano completate entro maggio del 2013.
Il nuovo assegno di cura verrà assegnato a coloro i quali avranno un indice ICEF inferiore a 0,28. L’assegno prevede la corresponsione di somme in denaro proporzionate sia alla gravità dei casi che alla condizione economico-patrimoniale dei singoli richiedenti e delle loro famiglie. La delibera introduce una scala di gravità con 4 livelli. Per ogni livello di gravità è definito un importo minimo ed un importo massimo. Viene sempre concesso l’importo massimo qualora non venga superato il limite ICEF di 0,18.
Per valori dell’icef compresi tra il limite inferiore ed il limite superiore, l’importo dell’assegno sarà compreso tra importo minimo e importo massimo in modo inversamente proporzionale all’Icef risultante.
Importi assegni mensili
Gravità livello 1
Massimo 80 euro (novo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 637,04
Gravità livello 2
Massimo 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 807,04
Minimo 125 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 682,04
Gravità livello 3
Massimo 500 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 1.057,04
Minimo 250 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 807,04
Gravità livello 4
Massimo 800 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 1.357,04
Minimo 400 euro (nuovo assegno di cura) + 557,04 euro (indennità di accompagnamento) = € 957,04
Per l’assegno di cura la dotazione finanziaria prevista dal bilancio provinciale è di circa 12 milioni di euro, da aggiungere ai 77 milioni destinati alle indennità di accompagnamento.