L’emergenza Coronavirus costa al bilancio dell’Autonomia trentina almeno 380 milioni di euro

Primo bilancio finanziario e le ipotesi per arginare le ripercussioni tra la provincia di Trento e il Team economico per la ripresa. 

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fugatti bis assestamento di bilancio giunta leghista
La sede centrale della provincia di Trento.

Primi numeri sull’impatto economico della pandemia da Coronavirus sul bilancio dell’Autonomia trentina che si alimenta quasi integralmente con il gettito tributario maturato in loco, gettito inevitabilmente destinato a calare per il blocco obbligato di due mesi di quasi tutte le attività economiche e professionali svolte sul territorio.

«Entro la settimana prossima, la Giunta provinciale intende chiudere la sua proposta di manovra straordinaria, per fronteggiare gli effetti della pandemia sul sistema economico e sul lavoro. Sarà una manovra multiapproccio, che dovrà prevedere azioni diverse per i diversi settori, non tutti colpiti allo stesso modo – puntualizza l’assessore allo sviluppo economico e lavoro, Achille Spinelli -. Il Team Economico che riunisce gli esperti convocati dalla Provincia in parte con l’aiuto dell’Università di Trento, provenienti anche dai mondi economici e dal Forum per la ricerca, ci stanno aiutando adelineare gli scenari di breve e lungo periodo, e ad individuare le misure più urgenti. La responsabilità della stesura della manovra resta naturalmente in capo alla maggioranza, ma con momenti di confronto come questo, in cui cerchiamo di fare sintesi anche con le minoranze».

Spinelli ha diffuso le prime stime ufficiali relative all’impatto della pandemia da Coronavirus sul bilancio dell’Autonomia trentina: «il calo stimato del Pil provinciale va dall’11% al 13%, con una conseguente riduzione di 380 milioni sulle nostre entrate fiscali. Questo significa che dobbiamo fare presto e dobbiamo farlo bene».

Nel corso dell’incontro con i capigruppo in Consiglio provinciale Spinelli ha fornito gli scenari anche agli esponenti di maggioranza e dell’opposizione. I capigruppo di minoranza guidati dal Dem Luca Zeni hanno riproposto la richiesta di essere messi a parte dei parametri finanziari e di bilancio attuali, elementi essenziali per qualsiasi lavoro di proposta e di pianificazione. Paolo Ghezzi (Futura) ha rinnovato l’auspicio delle opposizioni di poter essere chiamate dentro la cabina di regia provinciale, per dare un contributo operativo al grande sforzo di superamento della crisi. Giorgio Tonini (Pd) e Ugo Rossi (Patt) hanno chiesto quali sono le risorse ordinarie in bilancio 2020, ovvero le risorse effettive che la Provincia potrà dispiegare.

L’assessore Spinelli ha annunciato che, entro la prossima settimana, sarà pronto il disegno della manovra finanziaria, destinata a diventare legge provinciale “Ripresa Trentino-2”.

Una cosa di positivo il Coronavirus lo ha portato: la sperimentazione massiva del lavoro da remoto di moltissimi impiegati provinciali che ha dimostrato come la produttività complessiva non ne risenta affatto, anzi sia addirittura migliorata, con molteplici effetti positivi in termini di minore pendolarità delle persone con risparmio di tempo nei trasferimenti casa/lavoro, minori costi ambientali e più tempo a disposizione per la famiglia.

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