In Emilia Romagna, secondo Unioncamere regionale, già prima dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus, dal punto di vista economico si viveva una fase di sostanziale recessione con la produzione industriale in calo.
L’indagine congiunturale realizzata dalle Camere di commercio dell’Emilia Romagna evidenzia come nel IV trimestre 2019 «il volume della produzione industriale, nell’ultimo scorcio dello scorso anno, è sceso dell’1,5%» rispetto allo stesso periodo del 2018 «e solo l’industria alimentare viveva ancora una fase di crescita».
In base ai dati elaborati da Unioncamere regionale, il fatturato a valori correnti si era ridotto dell’1,2%, mentre l’acquisizione degli ordini ha subito una flessione dell’1,3%. La crescita era proceduta in via contenuta, pari allo 0,7%, solo per l’industria alimentare.
Al contrario, il sistema moda aveva registrato un calo della produzione del 5%, quello del legno e del mobile del 2% e dell’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche del 2,8% mentre la produzione delle industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto era scesa dell’1,3%.
Quanto al futuro prossimo, secondo Unioncamere Emilia Romagna «l’impatto dell’emergenza da Covid-19 sarà fortissimo, probabilmente superiore a quello che l’Italia ha subito nel 2008, durante il peggiore anno della grande crisi finanziaria. Una stasi dell’economia che porterà a una contrazione rilevante del Pil di diversi punti e a scenari inediti e assolutamente indecifrabili per il futuro».
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