Provincia di Bolzano, contro diffusione Coronavirus distribuzione di scaldacollo gratuiti tramite le edicole

Widmann: «situazione grave, gli ospedali rischiano la saturazione». In Trentino l’Ordine dei medici intima alla Provincia: «serve urgente cambio di strategia». 

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L'Alto Adige combatte la diffusione del Coronavirus tramite distribuzione gratuita di scaldacollo. A sinistra l'assessore Thomas Widmann.

Per combattere la diffusione del Coronavirus la provincia di Bolzano avvia la distribuzione gratuita tramite la rete delle edicole di sciarpe scaldacollo che possono essere portate su naso e bocca quando si è fuori casa.

La trasmissione del Coronavirus avviene tramite micro goccioline di saliva o tramite il contatto. Il rischio di infezione può essere ridotto adottando le ormai note misure di sicurezza e igieniche ma anche proteggendo bocca e naso.

«La situazione è grave, molto grave. Se il tasso d’infezione rimarrà ai livelli attuali, nel giro di pochi giorni i nostri ospedali saranno saturi», ammonisce l’assessore provinciale alla sanità, Thomas Widmann, che aggiunge: «invito vivamente ogni cittadino a rispettare le norme di sicurezza e, prima di ogni altra cosa, a rimanere a casa. Ognuno di noi dovrebbe comportarsi come se avesse contratto l’infezione».

Ogni volta che si esce di casa c’è il rischio di essere contagiati oppure di trasmettere l’infezione. «Siamo consapevoli che ci sono determinate situazioni in cui è necessario uscire di casa, come ad esempio per acquistare generi alimentari o medicine – sottolinea Widmann -. Ecco, in questi casi, quando ci si reca in ambienti chiusi, raccomando vivamente alla cittadinanzadi coprirsi la bocca e il naso con una sciarpa o uno scaldacollo». Che, però, non garantiscono la protezione assoluta: «questi accorgimenti contribuiscono comunque a ridurre il rischio di infezione, specialmente se si rispettano le consuete misure preventive come la distanza di sicurezza e il lavaggio frequente delle mani», spiegano il responsabile del Coordinamento medico provinciale Coronavirus, Marc Kaufmann, e il direttore sanitario, Pierpaolo Bertoli.

In collaborazione con la società di distribuzione stampa SPV e con le rivendite di giornali, a partire da sabato 21 marzosaranno distribuite gratuitamente migliaia di scaldacollo. Sono disponibili in tre taglieuomo, donna e bambino – e si possono ritirare, assieme ad un volantino con le informazioni più importanti, presso tutte le rivendite di giornali, le edicole e le tabaccherie dell’Alto Adige.

In Trentino l’Ordine dei medici striglia l’azione di prevenzione da Coronavirus attuata dalla Provincia, ritenendo necessario «un cambio di strategia» e che «si debbano adottare, da subito, analogamente a quanto predisposto in altre regioni, come ad esempio il Veneto, le indicazioni dell’Oms e che si sottopongano a tampone tutti gli operatori sanitari».

In una lettera indirizzata ai vertici della provincia di Trento, il presidente dell’Ordine dei medici trentini, Marco Ioppi, scrive «nel timore che la rotta fin qui seguita non ci consentirà di vincere la tremenda guerra che ci vede impegnati» contro il Coronavirus ritiene che «il cambio di strategia debba avvenire immediatamente, come del resto stanno facendo altre regioni italiane, appena avuta dimostrazione di non poter arrestare la pandemia. Una decisione non presa o adottata tardivamente potrebbe costarci molto caro. L’Ordine dei medici, per la gravissima situazione che ci troviamo a dover fronteggiare, fa appello alla Provincia autonoma di Trento perché adotti queste misure con coraggio. Non possiamo limitarci ai comunicati stampa in cui passivamente si vanno a dare numeri e a registrare morti, che purtroppo, anche tra gli operatori sanitari, sono in aumento con il rischio della tenuta del Sistema sanitario provinciale». Serve agire.

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