Analisi di Confartigianato veneto: vendere dove cresce la domanda

0
583

La presenza del “Made in Italy” nei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) cresce con il Veneto (+47,7%) a ritmo doppio rispetto alla media Italia (+26,2%)

Nonostante il contesto turbolento dei mercati finanziari e il rallentamento del ciclo economico mondiale, le imprese italiane stanno mostrando una robusta competitività sui mercati esteri: nei primi sette mesi del 2011. L’Italia presenta, tra i partner europei, la migliore performance delle esportazioni. Tra gennaio e luglio di quest’anno le esportazioni italiane sono salite del 14,5% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente . Sono i mercati extraeuropei che trainano la crescita delle esportazioni (+16,7%), sostenuti in particolare dai BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) che, nel periodo, crescono gli acquisti del “Made in Italy” del 23,0%.

L’Italia è il secondo paese europeo, dietro solo alla Germania per presenza nei BRIC. Se si prende a riferimento i dodici mesi che vanno da agosto 2010 a luglio 2011, l’Italia realizza 26.836 milioni di euro di vendite nei BRIC, pari al 7,3% del “Made in Italy” totale.

In questo quadro positivo, spicca la regione Veneto che, con una quota del 15,9% di prodotti manifatturieri esportati nei BRIC nel primo semestre 2011, risulta essere al terzo posto. Soprattutto, il Veneto è la seconda regione italiana per maggior dinamismo delle esportazioni verso i BRIC, con un incoraggiante +47,4%, (misurato dalla dinamica delle esportazioni nel primo semestre 2011 rispetto lo stesso semestre del 2010), dopo il Friuli Venezia Giulia (+58,7%). Un risultato eccellente, che è pari più del doppio alla media dell’Italia, attestatasi su un +26,2%.

A livello provinciale, sempre nel primo semestre 2011, ben quattro province venete risultano essere tra la prime 15 italiane per valore delle esportazioni nei BRIC: terza assoluta Treviso con 727,8 milioni pari al 5,5% del totale nazionale, quinta Vicenza con 634,2 milioni pari al 4,8%, nona Padova con 272,9 milioni pari al 2,1% e quindicesima Verona con 240,6 milioni pari all’1,8%. Treviso, in particolare, risulta anche la seconda provincia d’Italia con il maggior dinamismo delle esportazioni nel I semestre del 2011 (+90,0%), dietro Trieste con il 200,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.

Anche rispetto al peso che l’export verso i BRIC ha sul valore aggiunto il Veneto occupa i gradini alti della classifica. Con il 2,6% è terzo a pari merito con la Lombardia, dopo Friuli Venezia Giulia (3,6%) e l’Emilia Romagna col 3,1%.

Giuseppe Sbalchiero“In questo contesto è importante il ruolo delle imprese artigiane manifatturiere, molto orientate all’export – commenta il presidente della Confartigianato del Veneto, Giuseppe Sbalchiero – I nostri imprenditori sono specializzati nelle produzioni di qualità, sono ambasciatori di quel “Made in Italy” che resta un valore aggiunto dei nostri prodotti. Dai dati emerge un’indicazione per la politica e le istituzioni: occorre sostenere l’export, che è un’ancora di salvezza per le imprese, anche piccole. Ma anche in questo settore è finita l’epoca del fai da te, occorre una conoscenza dei mercati della quale l’imprenditore non può farsi carico esclusivo. Conoscenza, organizzazione e promozione sono indispensabili, ma senza il contributo delle istituzioni pubbliche si rischia di perdere molte occasioni”.