Cartiera di Ovaro, nuovo assetto societario per la storica cartiera carnica

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Cartiera Ovaro targa renzo tondo sandra favino 1Tondo: “un’impresa che crede nel futuro, che cresce e investe nella ricerca e innovazione, accompagnata dalle istituzioni”

Si creano le condizioni per lo sviluppo del territorio se impresa, lavoratori e istituzioni lavorano in sintonia su obiettivi condivisi. È questo il significato che il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha voluto dare al suo intervento alla presentazione della nuova società della storica cartiera di Ovaro (Ud), in attività sin dagli anni ’30 del secolo scorso. Lo stabilimento carnico è stato scorporato dal Gruppo Reno De Medici e costituito in società autonoma con la ragione sociale di RDM Ovaro SpA, con una partecipazione della finanziaria regionale Friulia.

All’evento di presentazione, che si è svolto questa mattina all’interno della cartiera, erano presenti fra gli altri l’assessore regionale alle finanze (con delega alla montagna), Sandra Savino, il consigliere regionale Luigi Cacitti, il sindaco di Ovaro, Romeo Rovis. Nell’occasione è stata presentata una ricerca condotta dall’Università Bocconi di Milano, che ha messo in luce la positiva percezione che la comunità locale ha dello stabilimento.

“Qui abbiamo – ha detto il presidente Tondo – un’impresa che ci crede, che cresce e investe in ricerca e innovazione, istituzioni pronte a raccogliere la sfida, lavoratori e sindacati che si sentono parte di un destino comune, non portatori di interessi diversi e contrapposti. Oggi è un giorno di festa non solo per questa vallata e per la Carnia, ma per tutto il Friuli Venezia Giulia”. L’autonomia regionale va difesa, secondo Tondo, proprio perché solo istituzioni vicine al territorio possono creare sviluppo, come dimostra proprio il caso di Ovaro. Gli stessi rappresentanti dell’impresa – l’amministratore delegato del Gruppo Reno De Medici, Ignazio Capuano, e il direttore della cartiera, Silvano Giorgis – hanno riconosciuto il ruolo decisivo della Regione: non solo l’apporto della Friulia, ma anche del FRIE, della direzione regionale Finanze, del COSINT (Consorzio industriale di Tolmezzo) hanno permesso di avviare investimenti per 8,5 milioni di euro in una nuova e più avanzata linea di produzione, oltre che incrementare l’occupazione superando i 150 addetti.

Specializzata nei cartoni riciclati, la cartiera di Ovaro punta sull’innovazione con progetti di ricerca condotti assieme all’Università di Udine e al CNR, e sull’ampliamento della gamma e della qualità dei prodotti (le scatole delle scarpe Tod’s sono “Made in Ovaro”). I dirigenti hanno tuttavia sottolineato il problema dei costi dell’energia che, nello stabilimento carnico, hanno ormai superato quelli per il personale. Tondo ha confermato il suo impegno, e quello di tutta la Giunta regionale, per le infrastrutture e in particolare proprio per gli elettrodotti transfrontalieri e per il rigassificatore a Trieste. “Sono in gioco – ha detto – le prospettive di sviluppo e i posti di lavoro nella nostra regione. Qualche prezzo lo dobbiamo pagare. È arrivato il momento che tutti si assumano le loro responsabilità”. La cerimonia si è conclusa con la consegna di riconoscimenti ai lavoratori della cartiera con più 25 anni di attività, e di una targa ricordo al presidente Tondo e all’assessore Sandra Savino.