“I funghi dell’Alto Adige”: inaugurata la mostra al Museo di scienze naturali di Bolzano

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PAB mostra funghi Mycena rubromarginata 1La LXVIII mostra è curata dall’Associazione micologica “Bresadola”

Oltre 600 funghi freschi in mostra, quasi tutte le specie che popolano in autunno il territorio altoatesino: questo il tema della mostra temporanea inaugurata al Museo di Scienze Naturali a Bolzano “I funghi dell’Alto Adige”. Curata dai membri dell’Associazione micologica “Bresadola”, l’esposizione si potrà visitare fino a lunedì 1 ottobre.

La mostra è un’occasione per conoscere l’ampio panorama micologico nostrano con le sue particolarità, come odore e caratteristiche dei funghi autoctoni. Ogni giorno gli esperti dell’associazione riforniscono l’esposizione di esemplari freschi e sono a disposizione dei visitatori per rispondere a eventuali domande, fornendo informazioni utili a distinguere le specie mangerecce da quelle velenose (in Alto Adige ne esistono circa 50). Lungo il percorso espositivo sono installate, tra l’altro, delle particolari “stazioni degli odori” dove è possibile “toccare con naso” la sorprendente somiglianza tra l’aroma di certi funghi ed alcuni profumi noti, come il cocco, il sapone o la vaniglia.

La LXVIII mostra micologica è stata inaugurata dall’assessora all’Istruzione e cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur, con il direttore del Museo di scienze naturali dell’Alto Adige Vito Zingerle, Luciano Fracalossi e Francesco Bellù, rispettivamente vicepresidente e responsabile scientifico della sezione bolzanina della “Bresadola”.

“La mostra ha il merito di rendere accessibili alla collettività le profonde conoscenze micologiche dell’associazione ‘Bresadola’, aiutando tutti noi ad accrescere la nostra conoscenza dei funghi e ad affrontarli con meno pregiudizi” commenta l’esposizione l’assessora Kasslatter Mur.

Fondata nel 1963, la sezione di Bolzano dell’Associazione micologica “Bresadola” è uno dei 110 gruppi locali sparsi sul territorio italiano. Essa vanta un comitato scientifico interno la cui attività è riconosciuta anche a livello nazionale ed internazionale. L’associazione prende il nome dal sacerdote trentino don Giacomo Bresadola (1847-1929), micologo di fama internazionale, e conta oltre 12.000 soci in tutta Italia.