Veneto, via libera all’inserimento della pedemontana nel territorio del comune di San Zenone degli Ezzelini

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pedemontana tracciato mappa 1Via libera anche al rifacimento “pesante” della tangenziale di Castelfranco

La Giunta veneta, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità, Renato Chisso, ha ratificato l’accordo di programma finalizzato a definire congiuntamente un miglior inserimento delle opere relative alla Superstrada Pedemontana Veneta nel territorio comunale di San Zenone degli Ezzelini, individuando contestualmente adeguati interventi di mitigazione e di compensazione socio ambientale. L’intesa in questione era stata sottoscritta nell’agosto scorso tra il Commissario delegato per l’emergenza, la regione del Veneto, Veneto Strade S.p.A., la provincia di Treviso e il comune di San Zenone.

“L’accordo in questione – ha ricordato Chisso – si riferisce nuove soluzioni relative a interventi di ottimizzazione, mitigazione e compensazione nel territorio comunale e per limitare l’impatto territoriale, acustico e visivo dell’opera, anche ai fini della riqualificazione del centro abitato del capoluogo. Esso fa seguito ad una precedente intesa dello scorso anno, sempre finalizzata al migliore inserimento territoriale dell’opera”.

Con la sottoscrizione del nuovo accordo, il Commissario delegato Vernizzi si è impegnato, fra l’altro, ad avviare il procedimento per l’approvazione del progetto definitivo aggiornato e del relativo studio d’impatto ambientale, preordinato all’espletamento delle procedure espropriative, secondo la soluzione progettuale concordata.

In, particolare, gli interventi consistono in modifiche per consentire un miglior inserimento del tracciato della superstrada, con un esteso tratto in trincea in luogo della soluzione “in rilevato”; la realizzazione di un tratto di pista ciclabile lungo Via Boschier e una rotatoria fra la medesima Via Boschier e la S.P. 20, in Comune di Riese Pio X; una variazione altimetrica all’asse principale della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta in corrispondenza dell’attraversamento del torrente Brentone, al confine con il comune di Mussolente; la variante alla S.P. 248, al fine di migliorare la viabilità e la fruibilità del centro abitato del capoluogo di San Zenone degli Ezzelini, quale intervento di compensazione socio-ambientale.

Oltre alla Pedemontana, la Regione ha dato il via libera al rifacimento “pesante” della tangenziale di Castelfranco: “tra sei mesi la cittadina avrà una tangenziale all’altezza delle esigenze e delle aspettative dei cittadini, sicura e sistemata per tutti gli utenti rispetto alle ‘montagne russe’ fino ad oggi esistenti”. Renato Chisso annuncia con queste parole l’avvio dei lavori per il rifacimento della pavimentazione della grande arteria viaria, ereditata dall’ANAS nel 2002 con alcuni “difetti” attribuiti dai tecnici alle scarse caratteristiche meccaniche e di portanza dei materiali con i quali erano stati realizzati i rilevati. “Il punto è che l’attuale pavimentazione è pericolosamente sconnessa e irregolare – ha ricordato Chisso – creando pericoli e certamente scomodità e forse anche danni ai veicoli a causa degli avvallamenti e dossi che si succedono uno dopo l’altro. Come Regione abbiamo garantito i quasi 6 milioni di euro per finanziare i lavori di ripristino e Veneto Strade ha messo in gara l’intervento all’inizio dell’anno corrente. A primavera avremo una strada davvero come nuova”.

I lavori di rifacimento sono stati avviati dalla Brussi Costruzioni srl di Nervesa della Battaglia, vincitrice della gara: il tratto interessato va dall’immissione dal vecchio tracciato della SR n. 245 “Castellana” fino all’innesto sulla SR n. 53 “Postumia”, comprese le rotatorie di innesto su quest’ultima. La durata dei cantieri sarà di 175 giorni e i lavori saranno realizzati in sette parti, per consentire un’adeguata gestione del traffico. E’ prevista la fresatura dell’attuale pavimentazione per lo spessore di una quarantina di centimetri e il consolidamento del sottofondo per 30 centimetri con calce e cemento. E’ poi prevista la messa in opera dello strato di fondazione (15 cm), dello strato di base (12 cm), dello stato di binder ad alto modulo (7 cm) e dello strato di usura (4 cm).