In Veneto le polizze nel mondo sanitario costano ogni anno 70 milioni di euro: troppi

0
365
veneto luca zaia coletto ass sanità 1
veneto luca zaia coletto ass sanità 1Zaia: “con l’autoassicurazione contiamo di avere cospicui risparmi e migliorare il servizio ai cittadini”

Ogni anno i premi assicurativi che la regione del Veneto spende per coprire i rischi professionali dei propri dipendenti ammontano ad oltre 70 milioni di euro: troppi, specie se rapportati all’enetità dei sinistri liquidati, pari a circa 25-26 milioni di euro all’anno. Per risparmiare una consistente cifra senza incidere sulla qualità, la giunta regionale ha deciso di sperimentare la via dell’autoassicurazione nelle Ulss del Padovano. Sperimentazione che, se andrà a buon fine, sarà poi estesa a tutta la regione.

Saranno le Aziende sanitarie della provincia di Padova (Azienda Ospedaliera, Istituto Oncologico Veneto, e Ulss 15, 16 e 17) le prime a sperimentare le nuove modalità assicurative per la responsabilità civile verso terzi, secondo un modello che prevede l’autogestione interna alle aziende stesse dei sinistri al di sotto dei 500.000 euro e l’accensione di polizze con compagnie assicurative per quelli superiori, i cosiddetti “danni catastrofali”, nonché la rinegoziazione dei contratti in essere sulla base delle nuove indicazioni decise dalla Regione.

“La via dell’autoassicurazione – ha detto il presidente della Giunta, Luca Zaia – è da percorrere fino in fondo e contiamo molto sugli esiti di questa sperimentazione per trasferire al più presto possibile il nuovo modello a tutto il Veneto. Oggi – ha aggiunto – le coperture assicurative costano alle aziende oltre 70 milioni di euro l’anno, contro liquidazioni di sinistri per 25-26 milioni. Con la nuova organizzazione la stragrande maggioranza dei sinistri sarà trattata direttamente tra azienda e cittadino, con evidenti risparmi di spesa, maggior celerità di liquidazione del danno e meno burocrazia e spese legali per tutti”.

Un cambio di rotta che non avrà alcuna ripercussione né sui cittadini, né sugli operatori sanitari: “nel frattempo – ha assicurato Zaia – nessuna Ulss, nessun ospedale, nessun operatore sanitario rimane senza copertura assicurativa e non c’è quindi nulla da temere”. Zaia non ha escluso (“ci stiamo ragionando”, ha detto) che, una volta a regime il nuovo modello assicurativo, lo si possa gestire attraverso l’istituzione di un fondo specifico.

Le aziende sanitarie padovane avvieranno la sperimentazione il 1 gennaio prossimo, cominciando dalla rinegoziazione a termini di legge dei contratti assicurativi in essere in modo da renderli compatibili con il nuovo modello gestionale. Qualora non venissero raggiunti i necessari accordi, le aziende potranno procedere a nuove gare d’appalto.

Con decreto del segretario regionale alla sanità Domenico Mantoan altre Ullss, a cominciare da quelle capoluogo, potranno essere autorizzate ad avviare la stessa sperimentazione, qualora venissero a determinarsi specifiche condizioni di mercato assicurativo idonee a giustificare l’avvio anticipato del nuovo modello operativo.

L’implementazione su scala regionale del modello di gestione diretta dei sinistri avverrà previa verifica degli esiti e della rendicontazione di questa fase sperimentale.