Friuli Venezia Giulia, il commercio regge alla crisi

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Brandi: “per il terziario disponibili nuovi finanziamenti a sostegno del settore”

Gli effetti della crisi si sentono ovunque ma i dati più incoraggianti per il Friuli Venezia Giulia, e per Trieste in particolare, giungono proprio dal commercio che, come ha spiegato l’assessore regionale Angela Brandi intervenendo alla conferenza stampa indetta da Confcommercio, nel capoluogo giuliano resiste meglio di altri settori mantenendo quasi inalterato il numero di esercizi commerciali complessivi (3.081) ma anche quello di esercizi di vicinato (meno di 250 metri quadrati) che, rispetto ai 2.953 del 2010, si attestano a 2.874 unità con una perdita limitata a meno del 3%.

“L’inconfutabile flessione dei consumi – ha aggiunto Brandi – è quindi legata anche al fattore prudenza del consumatore ed al minore accesso al credito degli operatori, situazioni che la Regione monitora costantemente per intervenire su più fronti, compreso quello dei Centri di assistenza tecnica alle imprese del Terziario (Cat), verso i quali sono stati dirottati nel 2011 325.000 euro in ambito regionale e, di questi, 110.578 al Cat Terziaria di Trieste per programmi di informazione e assistenza generica alle imprese (45.578 euro) e per l’Osservatorio permanente per il monitoraggio del terziario del Friuli Venezia Giulia (65.000)”.

Illustrando le varie forme di finanziamento al settore, Brandi ha poi citato i 700.000 euro di contributi distribuiti nel 2011 su base regionale (154.726 euro a Trieste) per programmi di investimento in sistemi di sicurezza, nella certificazione di qualità, nel commercio elettronico, nell’acquisto di beni mobili e nell’ammodernamento-adeguamento degli immobili aziendali. Quest’anno, ha aggiunto l’assessore, i Cat della Regione riceveranno globalmente 600.000 euro per le medesime finalità, suddivisi tra Udine (191.096 euro a Terziaria e 22.220 a Microimprese), Trieste (116.073 a Terziaria e 15.130 a Servizi al Commercio), Pordenone (108.751 a Terziaria e 38.666 a Primimpresa) e Gorizia (64.293 a Terziaria e 42.863 ad Ascom Servizi Monfalcone).

L’iniziativa che Brandi ha però giudicato più innovativa e coinvolgente riguarda i Centri commerciali naturali (Ccn) e i Centri in Via (Civ), ovvero il concetto che uniti si vince applicato alle realtà imprenditoriali dei centri urbani, laddove il marketing comune si rivela un valore aggiunto per diminuire i costi ed aumentare l’attrattività. Ccn e Civ dell’estremo NordEst hanno potuto disporre nel 2011 di 640.000 euro, 84.400 dei quali per i progetti di Trieste. A questo proposito, vanno citate le creazioni dei due centri commerciali naturali di Trieste Centro (45.900 euro) e Duino Aurisina Mare (38.500 euro).