Disservizi ferroviari in Friuli Venezia Giulia: così non si può andare avanti

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trenitalia treno ALe 801 1Riccardi: “se RFI non vuole investire sulle linee le regali alla Regione”

Per cercare di ovviare ai continui disservizi esistenti sulla rete ferroviaria locale, l’assessore ai trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha incontrato il direttore regionale di Trentitalia, Maria Giaconia, per fare il punto della situazione. “Se lo Stato persevera nell’intenzione di chiudere la ferrovia Sacile-Gemona, RFI la regali alla Regione. Siamo pronti a studiare la sostenibilità di una gestione da parte della società ferroviaria regionale” ha detto Riccardi.

Dall’incontro è emerso che il servizio ferroviario Sacile-Gemona al momento non può essere ripristinato in quanto la società RFI che gestisce la linea sostiene che la stessa non è in sicurezza dopo lo smottamento verificatosi nel luglio scorso nei pressi di Meduno (Pordenone) e che per i lavori sarebbe necessario oltre 1 milione di euro. Di conseguenza Trenitalia, che gestisce il servizio trasporti, non può riprendere il servizio ferroviario, ma solo garantire lo stesso con uno sostitutivo su gomma.

Esaminata pertanto nel dettaglio la situazione e tenuto conto delle proteste degli utenti per gli orari delle corse su gomma, Regione e Provincia hanno avanzato a Trenitalia le proposte del Comitato dei genitori dei ragazzi che frequentano le scuole a Sacile per armonizzare il più possibile gli orari delle corriere con quelli di entrata e di uscita dei ragazzi stessi. Le proposte saranno immediatamente vagliate a livello tecnico per giungere a una soluzione condivisibile e atte a garantire un servizio efficiente per tutti. Trenitalia ha quindi fatto presente che per i motivi di sicurezza della linea palesati da RFI non è in grado di riprendere il servizio ferroviario nemmeno parzialmente da Maniago a Sacile.

“A questo punto la Regione – ha sostenuto l’assessore Riccardi – chiede la rapida riapertura della linea e il rispetto del contratto di servizio sottoscritto da Trenitalia. In caso contrario chiederemo allo Stato di trasferirci quella linea”.

Nell’incontro con la dirigente di Trentitalia si è discusso anche delle continue soppressioni dei convogli pendolari che la Regione contesta, convocando per il prossimo 1 ottobre prossimo un vertice con i pendolari e i vertici dei Trenitalia. “Abbiamo fatto – ha detto Riccardi – un’analisi delle ragioni delle soppressioni ritenute non strutturali. Prime fra tutti l’incendio a Duino nell’agosto scorso e il black-out elettrico a Venezia Santa Lucia dei primi giorni di settembre, che ha letteralmente paralizzato il servizio. Alla base resta comunque la vetustà del parco rotabile, in particolare della motrice ALE 801, in servizio ormai da oltre 40 anni”.

Nel corso dell’incontro è stato esaminato lo stato di esercizio del servizio, i tempi per l’arrivo del nuovo materiale rotabile, del cadenzamento degli orari, ecc. Anche se secondo Trenitalia si registrano miglioramenti nel servizio, per la Regione è urgente giungere a condizioni sempre migliori per garantire agli utenti un servizio di qualità. E di ciò si parlerà nell’incontro dell’1 ottobre con i rappresentanti dei pendolari.