La Stagione dei concerti 2020 della Società Filarmonica di Trento ospita nel suo cartellone (mercoledì 5 febbraio, ore 20.30) il pianista pugliese Benedetto Lupo, considerato dalla critica internazionale uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione.
Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al Concorso Internazionale Van Cliburn. Da qui la collaborazione con le più importanti orchestre americane ed europee quali la Boston Symphony, Chicago Symphony, London Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, su invito di direttori quali Yves Abel, Vladimir Jurowski, Kent Nagano. La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare delle principali sale da concerto e festival internazionali fra cui il Lincoln Center di New York, la Salle Pleyel di Parigi, la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino. Oltre alle registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Benedetto Lupo ha inciso per Teldec e BMG, nonché l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per la ARTS.
Nato a Bari, Lupo ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, perfezionandosi con Marisa Somma, Sergio Perticaroli e Aldo Ciccolini. Pianista dal vasto repertorio, ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; tiene masterclass in istituzioni internazionali, è invitato nelle giurie di prestigiosi concorsi pianistici internazionali e, dall’anno accademico 2013/2014, è titolare della cattedra di pianoforte nei corsi di perfezionamento all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.
Benedetto Lupo illustra il programma che eseguirà alla Società Filarmonica di Trento. «Alla base di tutto c’è la ricerca di un percorso emotivo di grande intensità; in questo caso mi sembra che la musica a momenti si trasformi nelle pagine di un diario intimo, quasi testualmente nel titolo persino brutale della sonata di Janáček, o in maniera più mediata, come nelle pagine di Brahms e, in gran parte, di Schumann dove, a parte le Romanze, nell’Andantino della sonata si sente benissimo l’influenza del testo poetico del Lied Im Herbst».
«Tutto il programma è pervaso di pagine drammatiche e a volte ruvide nella loro immediatezza, alternate ad altre più serene o malinconiche, autunnali – prosegue Lupo -. Le due sonate che racchiudono il programma rappresentano paradossalmente i momenti in cui, forse, l’urgenza espressiva prende il sopravvento su tutto, quasi come se le strettoie della forma dessero ulteriore slancio e incitassero a un’espressione ancor più urgente rispetto alle forme più “libere” degli altri brani; anche le indicazioni di Schumann nel primo tempo della sonata, apparentemente contradittorie nel richiedere “il più presto possibile” e poi ancora “più presto”, danno l’idea di questi moti irrefrenabili della sua anima che attraversano la forma la “incendiano”, comunicandoci quest’ansia d’infinito proiettata a volte su un baratro».
Il “percorso emotivo”, di cammino, di strada che sembra legare le opere proposte da Lupo parte dalla sonata di Janáček cheporta il sottotitolo “Nella strada”, luogo tragico in cui fu ucciso l’operaio Frantisek Pavlik durante una manifestazione a Brno il 1° ottobre 1905. Seguono poi i “Sechs Klavierstücke” op. 118 (1893), penultimo lavoro pianistico del catalogo di Brahms. Lunga e brillante fu la sua carriera compositiva, che quarant’anni prima Robert Schumann annunciava profeticamente in un celebre articolo intitolato proprio “Nuove vie” (“Neue Bahnen”).
Programma
L. Janáček (1854-1928)
Sonata 1.X.1905 in mi bem. min. “Z Ulice” (“Nella strada”)
“Il presentimento”. Con moto – “La morte”. Adagio
J. Brahms (1833-1897)
Sechs Klavierstücke op. 118
Intermezzo: Allegro non assai, ma molto appassionato
Intermezzo: Andante teneramente
Ballade: Allegro energico
Intermezzo: Allegretto un poco agitato
Romance: Andante
Intermezzo: Andante, largo e mesto
R. Schumann (1810-1856)
Tre romanze op. 28
Sehr markirt – Einfach – Sehr markirt
Sonata n. 2 in sol min. op. 22
So rasch wie möglich – Andantino – Scherzo. Sehr rasch und markirt – Rondò. Presto
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