Friulia investe 4 milioni ed entra nel capitale di Tirso (Fil Man Made group)

L’operazione comprende un aumento di capitale e un finanziamento finalizzati allo sviluppo dell’azienda, tra i leader mondiali nella produzione di filati speciali.

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Il governatore Massimiliano Fedriga con Federica Seganti e Andrea Parodi (amministratore delegato gruppo Fil Made Man).

Friulia, la finanziaria della regione Friuli Venezia Giulia, entra nel capitale di Tirso, azienda del gruppo Fil Man Madespecializzata nella produzione di filati tecnici, grazie ad un’operazione dal valore totale di 4 milioni di euro a supporto del processo di crescita, già in atto, dell’impresa.

In particolare, 2,5 milioni saranno destinati a finanziare l’aumento di capitale, a cui sarà affiancato un finanziamento di 1,5 milioni della durata di 6 anni.

L’alleanza è stata ufficializzata presso lo stabilimento Tirso di Muggia (TS) alla presenza del governatore della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e del presidente di Friulia, Federica Seganti, che, accompagnati dall’amministratore delegato di Fil Man Made Group, Andrea Parodi, hanno potuto visitare gli impianti dell’azienda che si estendono su una superficie di oltre 88.000 mq e dove sono impiegati complessivamente 245 addetti.

«Tirso è un esempio di come, investendo sull’internazionalizzazione e sull’innovazione, le imprese del Friuli Venezia Giulia possano crescere, rinnovarsi e generare occupazione – ha detto il Governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, dopo aver visitato l’azienda -. La nostra Regione si trova in una posizione strategica ed è dotata di un sistema portuale e logistico integrato che consente alle merci di raggiungere facilmente sia l’Europa centrale e i Balcani che l’Asia: un’occasione che la Tirso sta giustamente sfruttando per portare sui mercati esteri prodotti di alta qualità. La Regione appoggia quindi convintamente la scelta di Friulia di investire su questa azienda che, dopo aver superato un periodo molto difficile, oggi vuole consolidare la propria posizione e al tempo stesso offrire nuove opportunità occupazionali al nostro territorio, con un’attenzione particolare ai lavoratori delle imprese locali in crisi».

La storia dell’azienda risale al 1973, anno in cui Pietro Parodi, padre dell’attuale amministratore delegato, acquista il primo nucleo produttivo di filati a Trevignano, in provincia di Treviso. Nei decenni successivi, l’impresa ha vissuto un periodo di espansione che l’ha portata ad acquisire diversi stabilimenti in Italia (tra cui l’impianto di Muggia), Turchia, Portogallo e Cina, per rispondere alle crescenti necessità produttive. In questo panorama gli impianti di Muggia sono ora il centro nevralgico per la produzione di filati altamente performanti e resistenti al contatto con prodotti chimici, fuoco, elettricità e lame. Per questo motivo, i filati sono utilizzati per la realizzazione delle uniformi dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine.

A seguito della crisi del 2008, Tirso ha portato avanti un processo di risanamento conclusosi nel 2018, anno in cui l’azienda ha invertito la rotta grazie ad un nuovo piano di investimenti e ad una politica volta ad incrementare la produzione di tutti gli impianti del Gruppo. Nel 2018 i ricavi di Tirso hanno raggiunto i 13,1 milioni di euro, in linea con l’andamento degli anni precedenti.

Il piano di sviluppo aziendale ha stabilito nel 2019-2020 investimenti complessivi del valore di 3,6 milioni che serviranno per l’ammodernamento della capacità produttiva dello stabilimento di Muggia, grazie all’acquisto di nuovi macchinari per la realizzazione di filati di alta qualità. Nello stesso periodo il piano ha inoltre previsto l’inserimento di circa 40 risorse in azienda (di cui 33 già realizzate), tra assunzioni e stabilizzazioni, anche grazie al reclutamento tra le aziende del territorio in crisi.

«Abbiamo deciso di puntare su Tirso per l’alto potenziale che abbiamo riscontrato in un’azienda che ha saputo recuperare il suo ruolo di leadership puntando sull’internazionalizzazione e sulle risorse umane altamente specializzate – ha sottolineato il presidente di Friulia, Federica Seganti –. Tirso ha affrontato con coraggio le difficoltà della crisi economica del 2008 e ha saputo rimettersi in gioco puntando ad un deciso aumento degli scambi commerciali con l’estero, che ad oggi ricoprono una quota di circa il 75% dei ricavi totali. Un risultato ottenuto anche grazie all’attenzione alle risorse umane e agli investimenti sul personale, con l’assunzione di 40 lavoratori nel biennio 2019-2020, impegnandosi a reclutarle direttamente sul territorio. Scelte che si sono dimostrate vincenti, come dimostrano i positivi risultati economici. Ora, anche grazie all’apporto di Friulia, l’obiettivo è di consolidare il ruolo di leadership dell’azienda puntando sulla realizzazione di prodotti di altissima qualità pensati e realizzati in Italia».

In questi ultimi anni Tirso ha inoltre dimostrato di voler puntare sull’innovazione continua e sullo sviluppo di nuove soluzioni che permettano di rimanere competitivi anche in futuro. Il 2019 si è dunque chiuso con la realizzazione di circa 50 prototipie per il 2020 si prevede saranno realizzati nello stabilimento di Muggia 60 nuovi prodotti.

«Grazie a Friulia potremo continuare quel percorso di crescita e specializzazione che contraddistingue l’azienda fin dalla sua nascita ormai quasi cinquant’anni fa, quando mio padre acquisì il primo nucleo produttivo a Trevignano – ha detto l’amministratore delegato di Fil Man Made Group, Andrea Parodi -. I risultati economici stanno confermando le nostre scelte, sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per aumentare le dimensioni e migliorare i risultati anche applicando i principi dell’economia circolare di cui tanto si parla, dal riciclo al recupero. A conferma di ciò, per il 2020, attendiamo due importanti certificazioni, la GRS (Global Recycle Standard) e la FSC (Forest Stewardship Council) che certificano lo sviluppo responsabile dei prodotti. Un pensiero ai nostri collaboratori che ci hanno sostenuto e che considero punto di partenza per il futuro».

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