Verona, Longarone e Belluno le prime tappe del camper per le “primarie” della sinistra
Scenografia sobria quella allestita dallo staff di Matteo Renzi al Palazzo della Gran Guardia di Verona, dove il sindaco di Firenze ha lanciato ufficialmente la sua candidatura alle primarie del centrosinistra. Sul palco una grande scritta in blu ‘Adesso!’, che e’ lo slogan della campagna, ma nessun simbolo del Pd. Sullo sfondo un megaschermo e un manifesto con la scritta rossa e blu ‘Primarie 2012, Matteo Renzi, Adesso!’. Sono passate da poco le 11 quando il camper dei collaboratori è stato parcheggiato per alcuni minuti davanti al Palazzo della Gran Guardia dove alle 11.30 è atteso l’intervento di Renzi. Inizialmente era stato prospettato un incontro del sindaco di Firenze con il suo collega di Verona, il leghista Flavio Tosi, ma l’appuntamento è poi sfumato per un problema, ufficialmente, di tempi e di impegni dei due primi cittadini, ma in realtà legato a problematiche di mera opportunità politica.
Un video di pochi minuti in cui si sono alternate foto simbolo degli anni ’80, ’90 e 2000 ha aperto l’iniziativa con cui Matteo Renzi, al Palazzo della Gran Guardia di Verona, ha ufficialmente dichiarato che si candida alle primarie del centrosinistra. In maniche di camicia bianca e cravatta blu il sindaco di Firenze Matteo Renzi è salito sul palco del Teatro La Gran Guardia di Verona gremito: “buongiorno e grazie a tutti di essere qui. Adesso”, ha detto accolto da un lungo applauso. Renzi è entrato al Palazzo La Gran Guardia da un ingresso secondario, dribblando taccuini e telecamere, ma anche diversi sostenitori, che lo attendevano all’ingresso principale. Scenografia sobria nella sala, ma con colori, il blu, il rosso e il bianco, che ricordano un po’ quelli di una convention americana. Ai partecipanti sono stati distribuiti dei cartelli formato A3 con la scritta “Adesso!” in bianco su fondo rosso da una parte e dall’altra il nome Matteo Renzi su sfondo blu, da alzare verso il palco. Annuncio ufficialmente la mia e la nostra candidatura a guidare l’Italia per i prossimi 5 anni. Si tratta di cambiare l’Italia, non il Pd, e io avverto come possibile e immediata questa opportunità” aggiungendo che “se si perde non ci si inventa una formazione politica di serie Z, ma saremo in prima fila a dare una mano a chi vince”.
“Futuro, Europa, merito”: ecco le parole-chiave indicate da Matteo Renzi nel suo intervento a Verona. “Noi – ha detto Renzi – possiamo candidarci senza portare la giustificazione: quando loro erano in parlamento noi eravamo all’asilo”. E poi: “non veniamo dal pianeta delle chiacchiere, siamo sindaci e amministratori e cerchiamo di dare prospettive a questo tempo”. “Dobbiamo puntare il compasso e girarlo dall’altra parte, noi siamo l’altro raggio del compasso”.
“Mi dicono di ringraziare Bersani per la primarie. Io dico grazie a Bersani per tanti motivi: chi parla male dell’avversario – continua il Renzi – fa un errore, ma chi parla male degli amici fa un errore doppio. Ma le primarie non sono una concessione, sono elemento costitutivo del Pd”. Renzi poi si è riferito alla similitudine dello slogan, “Adesso!” e quello usato in passato da Franceschini: “non ce lo ricordavamo”, ha ammesso con un sorriso. Quanto al programma, “l’esperienza del governo Monti ha restituito all’Italia l’idea di un Paese che fa e non rimanda. Se vinceremo noi continueremo a fare le cose immediatamente e non a rinviarle”. Renzi ha detto che c’è “consapevolezza che Monti, però, non è riuscito ad offrire una speranza. Forse non era quello il suo obiettivo, ma non vedo l’idea del coinvolgimento e di un ideale lanciato nel futuro”.
“Non ho paura di prendere voti di chi ha votato centrodestra, non certo nelle primarie che il centrodestra non fa, ma alle elezioni. Noi del centrosinistra le elezioni le vogliamo vincere” ha detto Renzi aggiungendo “voglio stanarvi dalla vostra delusione” rivolgendosi “a chi in passato ha votato per Berlusconi. Noi le elezioni le vogliamo vincere, non siamo qui solo per partecipare”.
La partenza della campagna renziana dal Veneto è chiosata con un “chi vince in Veneto è molto più facile che vinca in Italia”.
Matteo Renzi ha pubblicato online una bozza del proprio programma chiedendo ai cittadini di inviare i propri contributi. La stesura definitiva ci sarà in un nuovo appuntamento fiorentino alla Leopolda, poco prima della data delle primarie, prevista per la fine di novembre.