Autonomie locali: il Friuli Venezia Giulia garantisce 20 milioni in più ai comuni

Roberti: «notevole differenza con il confinante Veneto che ha subito tagli per 8 milioni». 

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Senza credito mina fiscale

Cresce la disparità di trattamento tra le varie autonomie locali, a seconda se queste appartengano o meno ad una regione autonoma. Ne sanno qualcosa i comuni del Friuli Venezia Giulia che, a differenza dei quelli del confinante Veneto, quest’anno non solo non subiranno tagli ai loro finanziamenti, ma se li vedranno aumentare di 20 milioni di euro.

«Il giudizio negativo espresso dall’Associazione nazionale dei comuni italiani sulla Finanziaria nazionale, approvata a dicembre dal Governo, conferma la correttezza delle scelte adottate dalla Giunta in Friuli Venezia Giulia che, tra il 2019 e il 2020, hanno permesso di aumentare di 20 milioni di euro i fondi a disposizione delle autonomie locali, mentre il Veneto per lo stesso periodo ha subito un taglio complessivo di 8 milioni di euro – sottolinea l’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti -. Siamo quindi orgogliosi che l’Autonomia di cui gode la nostra Regione e l’impostazione adottata dalla Giunta consentano ai sindaci di erogare servizi migliori ai nostri cittadini».

Per l’Anci la manovra economica del Governo BisConte causerà una disparità di trattamento tra i comuni e gli altri enti pubblici con ulteriori tagli ai fondi erogati alle amministrazioni cittadine.

Roberti ha espresso «solidarietà al Veneto e ai comuni delle Regioni a statuto ordinario che saranno sfavoriti dalle decisioni del governo nazionale. Quello del Veneto, che non gode dello statuto speciale e dipende dai trasferimenti statali, è un caso emblematico di come ancora una volta le amministrazioni virtuose invece di essere premiate vengano penalizzate». Una ragione in più per insistere con ancora più forza verso il percorso autonomistico imboccato da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che il governo BisConte vuole invece frenare il più possibile.

Roberti ha confermato che «la situazione del Friuli Venezia Giulia è diversa, ma è comunque preoccupante l’atteggiamento di quella parte politica che vede i comuni come qualcosa di superfluo su cui fare cassa e non come il primo punto di contatto tra i cittadini e la pubblica amministrazione. La Giunta continuerà quindi a utilizzare e valorizzare la nostra autonomia per contrastare tendenze centraliste che si tradurrebbero in tagli dei servizi ai cittadini».

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