Consentire all’industria della ceramica di produrre consumando meno energia e abbattere i costi operativi, in piena linea con il nuovo piano verde europeo: questa l’ambizione che ha guidato le due aziende emiliano romagnole Sacmi e Critnella realizzazione di “Dream”, un progetto di sviluppo di tecnologie innovative orientate alla riduzione dei consumi e delle emissioni dei forni per la ceramica.
Segnalato dalla Commissione Ue come caso di successo tra i progetti finanziati dal programma Horizon 2020, “Dream” (acronimo di “Design for Resource and Energy efficiency in cerAMic kilns”) ha ricevuto un finanziamento europeo di oltre 5 milioni di euro.
Il progetto “Dream” si è concentrato su 5 diverse tecnologie. La messa a punto di una nuova generazione di mattoni refrattari e vernici isolanti per aumentare l’isolamento del forno e migliorarne la resistenza alle aggressioni chimiche, l’inserimento di una microturbina di taglia calibrata al fabbisogno elettrico della singola macchina termica che, oltre a rendere il forno elettricamente autosufficiente ed insensibile a mancanze di energia elettrica, può anche funzionare con differenti tipi di combustibili.
I forni sviluppati con le tecnologie “Dream” consentono – a parità di produzione ceramica – una riduzione dei consumi elettrici fino al 100% e un ulteriore ribasso dei consumi termici fino al 5%, anche su forni già dotati dei classici sistemi di recupero calore.
Un sistema di scambio del calore verso gli essiccatoi ed una nuova tipologia di filtri testati sul camino fumi completano il quadro delle attività. Queste tecnologie sono state sviluppate anche avvalendosi di un innovativo modello virtuale fluidodinamico del forno capace di predirne le condizioni ottimali di operatività.
«Il progetto “Dream” ha avuto come obiettivo progettare e sviluppare concretamente un’architettura radicalmentemigliorata di forni per l’industria ceramica, caratterizzata da un consumo energetico ottimale, emissioni ridotte e costi operativi inferiori rispetto alle soluzioni tecniche attualmente disponibili – afferma Marco Baracchi, direttore generale di Crit S.r.l. -. Noi di Crit abbiamo coinvolto esperti internazionali di settore per supportare lo sviluppo delle linee di ricerca che Sacmici aveva indicato come priorità. Questo è stato possibile anche grazie alla nostra rete europea di innovazione collaborativa costruita nei nostri 19 anni di attività».
«I risultati, molto positivi, del progetto hanno portato Sacmi ad aggiungere al proprio listino alcuni dei prodotti sviluppati» sottolinea con soddisfazione Stefano Lanzoni amministratore delegato di Sacmi Forni.
La realizzazione del progetto, sotto la guida delle due aziende di Imola e Modena, ha coinvolto anche le ceramiche Mirage di Pavullo, l’università di Modena e Reggio Emilia, e diversi altri partner in Spagna, Germania e Regno Unito.
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