Le elezioni in Croazia per il rinnovo della presidenza della Repubblica hanno visto uscire al primo turno vincitori centrosinistra e conservatori che andranno al ballottaggio del 5 gennaio prossimo, mentre i sovranisti sono fuori.
Al primo turno delle elezioni in Croazia, a sorpresa, ha ottenuto più voti l’ex premier socialdemocratico Zoran Milanovic che il 5 gennaio si confronterà con la presidente uscente, la conservatrice Kolinda Grabar Kitarovic, che era data per favorita da tutti i sondaggi.
Milanovic, candidato del centrosinistra unito e premier croato dal 2012 al 2015, ha ottenuto il 29,6% dei voti, e il suo successo rappresenta una spinta notevole al fronte socialdemocratico che è all’opposizione in Croazia da quasi cinque anni.
Kitarovic, esponente dei conservatori dell’Unione democratica croata (Hdz) guidati dal premier Andrej Plenkovic, passa al secondo turno con il 26,8% dei voti. Per la presidente uscente un risultato indubbiamente deludente rispetto alle aspettative della vigilia che la vedevano vittoriosa in questa prima tornata.
Il successo del centrosinistra e il modesto risultato di Kitarovic alle elezioni in Croazia trovano spiegazione con il fatto che l’elettorato di destra si è spaccato tra i sostenitori della presidente uscente e quelli dell’esponente della destra sovranista, il noto cantante Miroslav Skoro, giunto terzo con il 24,4% e che rappresenta il miglior risultato della destra nazionalista in Croazia negli ultimi vent’anni. Skoro ha incentrato il suo messaggio in campagna elettorale proprio sulla critica alla linea moderata ed europeista del governo di Plenkovic, che la destra nazionalista intende riprendere alle elezioni politiche previste per l’autunno prossimo.
Per il ballottaggio del 5 gennaio Kitarovic sembra essere favorita, potendo contare su un potenziale travaso a suo favore dei voti di Skoro, anche se per questo dovrà spostare più a destra il baricentro della sua campagna elettorale delle prossime due settimane. Difficile che gli elettori di Skoro si possano riversare sulla figura di Milanovic.
L’affluenza alle urne è risultata del 51,1% sui 3,8 milioni di aventi diritto al voto, il 3% in più rispetto a cinque anni fa. Le presidenziali croate si tengono a cavallo dell’avvio del semestre di turno della presidenza Ue che la Croazia – ultimo Paese ad aver aderito all’Unione europea – assumerà dall’inizio di gennaio.
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