Emilia Romagna, polemica elettorale incandescente sul tema dei rifiuti

Salvini: «il Pd ha trasformato la regione nella pattumiera d’Italia». Borgonzoni: «Bonaccini non smentisce la notizia sui siti inquinati in Regione». Bonaccini: «pattumiera d’Italia? Slavini e Borgonzoni dovrebbero vergognarsi».

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La temperatura della competizione elettorale in Emilia Romagna per il rinnovo del Consiglio regionale inizia ad alzarsi, complice una vivace polemica tra la Lega e Pd in tema di rifiuti.

Ad accendere la miccia è stato il leader della Lega, Matteo Salvini: «il Pd ha trasformato l’Emilia Romagna nella pattumiera d’Italia e di Roma in particolare, così da salvare la Raggi e Zingaretti. Come già successo per la manovra tasse e manette, il Pd danneggia gli emiliano romagnoli per salvare le poltrone romane»

A dagli manforte, la candidata presidente della Regione della Lega, la senatrice Lucia Borgonzoni: «non siamo la pattumiera d’Italia», annunciando che a gennaio visiterà alcune località della regione penalizzate dalle scelte della giunta Bonaccini per quello che si annuncia come un tour degli «scandali ambientali» che secondo alcuni social «sarebbero 847 siti inquinati in tutta l’Emilia Romagna, nessun piano regionale di bonifica, 9 discariche attive, un sequestro (a Finale Emilia)».

Nella contesa finisce anche l’annuncio da parte di Hera di un nuovo accordo per smaltire l’immondizia di Roma.

Immediata la reazione del candidato Dem (e presidente della regione uscente) Stefano Bonaccini: «proposte zero, insulti tanti. Prosegue la campagna di denigrazione della nostra regione da parte di Borgonzoni e Salvini. Dovrebbero vergognarsi. Descrivendoci così causano soltanto un danno di immagine a una terra splendida, che è passata in quattro anni da 45 a 60 milioni di presenze turistiche e che è alla vigilia di Parma 2020 Capitale della cultura italiana. Ma soprattutto -prosegue Bonaccinidovrebbero informarsi e studiare i dati di una regione che non conoscono. Scoprirebbero che in pochi anni abbiamo superato il 70% di raccolta differenziata e questo ci permette già di spegnere per sempre l’inceneritore di Ravenna. Infatti qui gli inceneritori iniziamo a spegnerli, mentre Salvini propone di costruirne uno in ogni provincia».

Una difesa che non vale a fermare Borgonzoni, che rilancia: «noto che Bonaccini, nella sua risposta, irritata e imbarazzata, non smentisce la notizia dei circa 850 siti inquinati in tutta l’Emilia Romagna. Il Pd dimostra di non voler liberare dai veleni la nostra regione, uno dei territori più belli del mondo, e in più lascia che si firmino accordi per smaltire rifiuti da altre regioni. Una volta che saremo al governo della Regione, metteremo subito mano al piano per le bonifiche».

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