EasyJet fa rotta sul Veneto, 3,4 milioni di passeggeri a Venezia

Al via la campagna promozione per portare britannici sulle Dolomiti: Per ridurre l’impatto ambientale del trasporto aereo al via i rullaggi elettrici. 

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Polo Aeroportuale del NordEst easyjet aereo airbus venezia

easyJet ha scelto Venezia, sua seconda base in Italia, per tracciare il bilancio 2019 e anticipare i piani di espansione per il 2020 in Veneto e in tutta Italia, alla presenza di Lorenzo Lagorio, country manager della compagnia per Italia, Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo Save che gestisce gli aeroporti di Venezia, Verona, Treviso e Brescia e Federico Caner, assessore al turismo della Regione del Veneto.

Il 2019 (anno finanziario dal 1 ottobre 2018 al 30 settembre 2019) si chiuderà con oltre 3,4 milioni di passeggeri trasportati dae per Venezia (crescita del 10% sul 2018) – per un totale di oltre 23 milioni dall’inizio delle operazioni al “Marco Polo” nel 1998 – che confermano easyJet prima compagnia dello scalo con oltre il 30% di quota di mercato, nonché prima compagnia relativamente alle destinazioni domestiche.

Per quanto riguarda il 2019, a livello nazionale, la compagnia ha trasportato oltre 20 milioni di passeggeri, per una quota di mercato del 12%, offrendo una capacità di oltre 21,7 milioni di posti (+8.3% sul 2018). Nell’anno 2019-2020 sono state lanciate 17 nuove rotte, di cui 11 nella stagione invernale. Nel corso del 2019 i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo” hanno potuto godere di un ventaglio di 47 destinazioni in 14 Paesi, frutto di una capacità che dal 2017 a oggi è cresciuta del 32%. La compagnia ha annunciato che nel 2020 i collegamenti per Marrakech e Marsa Alam da Veneziasaranno estesi anche alla stagione estiva.

Il 2019 è stato un anno storico anche per l’aeroportoValerio Catullo” di Verona, dove la compagnia festeggia il primo milione di passeggeri trasportati dall’inizio delle operazioni nel 2011 ed ha recentemente portato a cinque i collegamenti. Due voli bisettimanali per Edimburgo e Londra Luton, infatti, si aggiungono al collegamento bisettimanale per Manchester introdotto da ottobre. Oltre a quelli già esistenti per Londra Gatwick e Amsterdam.

«Venezia rappresenta da sempre un mercato strategico per easyJet – sottolinea Lagorio -. Proprio qui è iniziata la nostra avventura italiana con uno storico volo Londra Stansted -Venezia nel 1998. 21 anni e 23 milioni di passeggeri dopo, siamo felici di essere qui a sottolineare la centralità del “Marco Polo” nella nostra strategia europea, continuando a investire in capacita e offerta, migliorando la connettività della Regione con il resto del Paese e del continente e cercando di promuovere all’estero le potenzialità turistiche del territorio».

L’impegno di easyJet per la promozione del territorio si traduce nella collaborazione con le province di Trento e di Belluno e Gruppo Save per promuovere nel resto d’Italia e nel Regno Unito il turismo sulle Dolomiti passando dagli aeroporti “Marco Polo” di Venezia e “Valerio Catullo” di Verona. La prima fase della campagna dedicata ai flussi turistici nazionali, si è conclusa il 15 dicembre e ha impiegato i canali social, Facebook e Instagram, e digital. La seconda parte della collaborazione, invece, sarà incentrata sulla promozione dei due scali veneti come aeroporti di riferimento per i turisti britannici che intendono visitare le Dolomiti.

easyJet vuole essere la prima al mondo a volare a impatto zero di CO2. Per farlo realizzerà la compensazione delle sue emissioni di anidride carbonica prodotte dal carburante contribuendo ad una serie di progetti riguardanti, tra l’altro, il rimboschimento e la lotta alla deforestazione, la produzione di energia da fonti rinnovabili e programmi di supporto alle comunità locali.

«Oggi il 2% delle emissioni globali – ha sottolineato Lagorio – sono causate dal trasporto aereo. Dal 2000 ad oggi abbiamo fatto investimenti per ridurre il CO2 del 34%».

La compagnia ha intenzione di continuare a supportare gli investimenti in innovazione, tra cui lo sviluppo di aerei ibridi ed elettrici. Per raggiungere l’obiettivo ha siglato un preaccordo con Airbus per l’avvio di un progetto comune di ricerca su aerei ibridi ed elettrici. Negli ultimi due anni easyJet ha supportatoWright Electric”, la start-up americana che si è posta l’obiettivo di produrre un aereo completamente elettrico per la compagnia, da impiegare su voli a corto raggio. Collabora inoltre con Rolls Royce e Safran per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di ridurre all’origine le emissioni di COprodotte dai voli. Nel breve periodo, altre azioni saranno messe in campo a questo scopo: l’introduzione di sistemi di rullaggio elettrico, l’utilizzo di unità di potenza ausiliaria elettriche e la riduzione delle emissioni derivanti da attività che non riguardano direttamente il volo attraverso, ad esempio, l’impiego di energie rinnovabili.

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