Friulia approva il bilancio con 162 milioni di interventi

L’assemblea degli azionisti ha approvato il documento chiuso al 30 giugno 2019. Erogato sostegno a 94 imprese del territorio. 

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L’assemblea degli azionisti di Friulia, riunitasi a Trieste alla presenza dell’assessore alle Finanze della regione Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, ha approvato il bilancio della finanziaria regionale al 30 Giugno 2019. L’esercizio concluso vede l’importante traguardo di 25 milioni di euro di investimenti realizzati su 13 imprese qualificanti il tessuto del Friuli Venezia Giulia, ponendo la regione tra i primi posti in Italia per operazioni di private equity a servizio delle imprese in fase di sviluppo.

È proprio perseguendo questo obiettivo che Friulia nel 2019 ha intrapreso un percorso di rilancio del proprio ruolo di motore dello sviluppo dell’economia regionale, implementando anche strumenti innovativi di finanza alternativa, quali i minibond. La Finanziaria regionale si è fatta promotrice di tali flessibili forme di intervento nel territorio regionale facilitandone il ricorso da parte delle imprese locali che hanno potuto beneficiare dell’intervento di Friulia anche quale sottoscrittore di parte dell’emissione (impegno complessivo pari a 10 milioni di euro).

L’attenzione all’innovazione e lo sviluppo delle professionalità e delle competenze che tradizionalmente qualificano l’intervento di Friulia hanno consentito di rispondere alle ambiziose esigenze di crescita – sempre più rivolta ai mercati internazionali – e di consolidamento delle imprese del territorio regionale.

Il bilancio s’inserisce in un quadro economico in continuo cambiamento, che risente di una condizione di incertezza a livello globale. Da una parte la politica fiscale accomodante, accompagnata da una gestione monetaria ultra-espansiva, ha fornito uno stimolo agli investimenti. Dall’altra il contesto internazionale è tutt’oggi contraddistinto da una contrazione delle performance finanziarie e da un’instabilità latente, determinate dall’introduzione dei dazi in ambito commerciale da parte di Usa e Cina e dalla prossima uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Il supporto nella gestione societaria, sempre più determinante per il successo dell’iniziativa imprenditoriale, è apparso quindi un elemento indissolubile del supporto finanziario prestato alle imprese.

Al 30 giugno 2019, Friulia ha realizzato interventi complessivamente per 162 milioni di euro investiti (+3,9% rispetto al 2018) nelle 94 aziende partecipate (80% PMI), che occupano complessivamente 7.700 dipendenti e il cui fatturato aggregato è pari a circa 2,2 miliardi di euro. Numeri ancor più significativi se si pensa che – unitamente alle imprese controllate – i due dati corrispondono a circa il 10% dei dipendenti e dei ricavi delle società di capitali del Friuli Venezia Giulia.

L’esercizio si chiude con un utile di 1,4 milioni di euro, in significativa crescita (oltre 40%) rispetto allo scorso anno, quando il risultato di gestione aveva raggiunto 1 milione di euro. I positivi dati di bilancio sono determinati, in primo luogo, da un costante calo dei costi di gestione, passati dai 7,8 milioni del 2009 ai 5,3 milioni attuali (-32%).

L’anno in corso ha inoltre visto l’approvazione del piano industriale 2019-2022, che ha definito le azioni e gli strumenti attraverso cui Friulia intende favorire la crescita del tessuto imprenditoriale regionale. Il piano è entrato nel vivo e, alla data di approvazione del progetto di bilancio, sono già state attuate nuove operazioni per circa 15 milioni, e deliberati interventi per i prossimi mesi per un totale di 23 milioni.

Il business plan ha inoltre previsto, a fianco delle tradizionali attività di investimento come il supporto alla crescita, il “project financing” o il “replacement”, l’introduzione di nuove proposte quali minibond e la finanza agevolata per le micro e piccole imprese come il “liquidity facility”, il “tranched cover” e il fondo garanzia per le startup.

«I risultati di quest’anno sono il frutto di un lavoro lungimirante che mira a rendere ancora più stabile ed equilibrato il portafoglio di investimenti del Gruppo – ha sottolineato la presidente di Friulia, Federica Seganti -. Il bilancio 2019, il primo dal mio arrivo in Friulia, vede dunque proseguire il percorso di riduzione dei costi iniziato ormai 10 anni fa – con risparmi per oltre 2,5 milioni di euro – a cui si accompagna un progressivo aumento delle risorse investite nelle oltre 90 aziende partecipate. Siamo orgogliosi di poter affermare che ad oggi Friulia impiega 162 milioni di euro ogni anno a sostegno del tessuto imprenditoriale della regione e continuerà ad essere un punto di riferimento per le aziende del territorio anche nei prossimi anni».

«Nell’esercizio 2018-2019 – sottolinea Seganti – il consiglio d’amministrazione ha deliberato 16 interventi per un investimento totale di 29,1 milioni di euro, risorse che sono state dedicate non solo al settore delle Pmi, ma anche ad un comparto fondamentale come quello delle micro e piccole imprese. A beneficio di quest’ultime, Friulia ha inoltre predisposto specifici strumenti di finanza agevolata, tra cui il microcredito e il “liquidity facility”, volti a facilitare l’accesso al credito alle aziende che difficilmente riescono ad ottenere finanziamenti attraverso le formule convenzionali. Continueremo a dare particolare attenzione e a dedicare nuovi strumenti per i giovani imprenditori e per le imprese altamente innovative che sono uno degli assi portanti del tessuto imprenditoriale regionale».

Per l’assessore Barbara Zilli «Friulia è un attore imprescindibile per il sostegno al tessuto economico regionale rappresentato anche dal sistema delle piccole e medie imprese. La nostra Finanziaria regionale si mette a disposizione delle aziende del territorio anche con strumenti che sostengono la liquidità delle piccolissime aziende, quali il microcredito, oltre che con l’ingresso nel capitale delle stesse per agevolarne lo sviluppo futuro». Dall’assessore è giunto anche un auspicio per il futuro «affinché nel 2020 i nuovi strumenti messi in atto, ai sensi del nuovo piano industriale, portino ulteriore beneficio al sistema produttivo del territorio tenuto conto della buona liquidità di cui Friulia dispone».

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