Pmi Day – Industriamoci: quella organizzata da Confindustria Emilia è stata un’iniziativa all’insegna della condivisione e della partecipazione una giornata dedicata a livello nazionale alla diffusione della conoscenza della realtà produttiva delle imprese, declinata in una versione tutta emiliana coinvolgendo 38 imprenditori, “ambasciatori della cultura d’impresa”, 19 scuole e circa 1.700 studenti tra Bologna, Ferrara e Modena.
Clou degli incontri di Pmi Day – Industriamoci è stato il questionario interattivo creato da Confindustria Emilia sulla propria App, nella nuova sezione Scuola e Territorio, pensato per testare la conoscenza che i ragazzi hanno del loro territorio e dare informazioni, in funzione delle preferenze e degli interessi, sul mondo della formazione per avere un’idea in prospettiva del loro possibile futuro professionale.
Dai risultati del questionario di Pmi Day – Industriamoci emergono informazioni incoraggianti, a testimonianza di una buona conoscenza di base del mondo delle imprese, di piani per il futuro generalmente piuttosto definiti e di un’importante propensione verso la cultura tecnico-scientifica. Il 45% degli intervistati esprime il forte desiderio di diventare imprenditore; la quota di ragazzi che si dice disponibile a conoscere almeno due lingue per lavorare nel mondoraggiunge il 64% e, nel complesso, la maggior parte degli intervistati crede che la valutazione scolastica influirà molto sul proprio futuro lavorativo ed è consapevole di essere destinata ad arricchire la propria formazione anche dopo aver trovato un impiego. In generale, alla domanda “In quale area di lavoro ti piacerebbe essere impiegato?”, le risposte più gettonate sono Ricerca e sviluppo e Pianificazione, progettazione e strategia. Sul podio dei corsi di laurea di maggior interesse, invece, Ingegneria dell’automazione, Economia, Ingegneria elettronica e Sicurezza informatica.
«Nel consolidamento del lavoro fatto per la comunità dei giovani e della scuola, abbiamo tracciato un ulteriore link con l’avvio di un’area dedicata all’orientamento nella nostra app, che terremo aperta e solleciteremo in diversi momenti dell’anno – afferma il presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi -. Si è loggato un campione di 600 ragazzi, tra i 13 e i 18 anni. I dati raccolti ci dicono che almeno il 45% degli intervistati mette tra i primi due posti nel “lavoro del futuro”, la missione di essere imprenditore. La cultura d’impresa nel nostro territorio e la passione per far crescere nuovi progetti imprenditoriali, veicoli di valore per l’intera società, sono elementi importanti che non vanno trascurati in nessuna fase della crescita, ma in particolar modo in questa. È un segnale importante, che trova conferma del nostro Dna emiliano, un elemento da valorizzare. Come Associazione rifletteremo su questo per alimentare, nel percorso professionale e di vita dei ragazzi, momenti di confronto diretto anche con l’implementazione dell’area dell’App a loro dedicata».
Tra gli imprenditori che hanno condiviso la propria storia nelle scuole in occasione di Pmi Day – Industriamoci, Francesca Golfarelli, membro del consiglio di amministrazione di Berardi Bullonerie, Paolo Golinelli, amministratore unico di Golinelli Communication Lab, e Gian Luigi Zaina, presidente del Consiglio Piccola Industria di Confindustria Emilia.
«Devo ringraziare Confindustria Emilia per l’opportunità che mi ha dato. Prima di essere un’imprenditrice sono una madre e l’approccio con gli studenti ha risvegliato in me la stessa voglia di trasmettere il sapere che ho con i miei ragazzi – sottolinea Golfarelli -. Il loro futuro è “nostro figlio”, un figlio a cui trasmettere esperienza. Ringrazio non in minor modo gli studenti: ogni volta che racconto la Berardi ne colgo il valore e il modo in cui hanno ascoltato mi dà la carica per continuare ogni giorno ad affrontare e vincere sfide, che si tramutano in opportunità da condividere».
«È stata un’esperienza positiva, i ragazzi sono stati coinvolti soprattutto dalla testimonianza degli imprenditori che hanno raccontato la loro storia affascinante – dice Golinelli -. Stupore e meraviglia quando, commentando il video di presentazione delle filiere di Confindustria Emilia, hanno scoperto che nelle nostre province sono presenti brand d’importanza mondiale».
«Vorrei ringraziare gli imprenditori che si sono prestati a diventare “ambasciatori” presso le nostre scuole, gli insegnanti e i ragazzi che hanno partecipato attivamente, contribuendo a una prima base di dati raccolti attraverso la nostra bella app – sottolinea Zaina -. L’iniziativa ha dato i risultati sperati anche per coinvolgimento ed efficacia: 38 imprenditori hanno incontrato oltre 1.700 ragazzi, coinvolgendo sempre tra gli ‘ambasciatori’ anche un giovane imprenditore. Il progetto è facilmente scalabile e l’anno prossimo saremo in grado di moltiplicare per 5 questi dati. Confindustria Emilia mira a influire realmente nella sua comunità, a raggiungere quanti più giovani possibile per aiutarli a scegliere percorsi scolastici fruttuosi e in linea con le vere opportunità del nostro territorio».
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