Sono i tre progetti approvati dalla Regione Emilia Romagna per il rilancio del Centro Enea Brasimone, situato sull’Appennino bolognese, ed esito del bando, lanciato nell’aprile scorso, destinato ad Enea, imprese pubbliche e private. Riguardano lo studio di nuove tecnologie per le produzioni medicali nel campo dei radiofarmaci, la sperimentazione delle applicazioni delle radiazioni ionizzanti in ambito sanitario, la realizzazione di droni con caratteristiche avanzate per rilievi ambientali in condizioni difficili.
Per gli investimenti tecnologici connessi ai progetti di sviluppo, la Regione ha messo a disposizione un finanziamento di circa 4,5 milioni di euro in tre anni (2019-2021), un milione in più di quanto previsto dallo stesso protocollo d’intesa. I progetti ammessi proposti da Enea (uno dei quali in collaborazione con Metaprojects), riguardano spese complessive per circa 6 milioni di euro.
Le azioni si inseriscono nel protocollo d’intesa firmato lo scorso 15 gennaio tra Regione Emilia Romagna, Regione Toscana ed Enea, l’ente nazionale di ricerca nei settori dell’energia e dell’ambiente, per un piano di potenziamento del Centro Enea Brasimone che dovrà dare risposte a diverse problematiche del processo di fusione per la futura produzione di energia pulita e sostenibile.
Per il progetto “Sorgentina” proposto da Enea il contributo regionale è di 3,5 milioni di euro su una spesa ammessa di circa 4,65 milioni. Il progetto prevede la costruzione di un impianto in cui realizzare attività per il primo prototipo di macchina in grado di arrivare a coprire fino ad un terzo del fabbisogno mondiale di radionuclidi, per la produzione di radioisotopi a scopo medicale.
“Exadrone”, progetto proposto da Enea e Metaprojects, ha ottenuto oltre 580.000 euro su una spesa di 775.000 euro. Prevede la creazione di un laboratorio avanzato per la progettazione meccanica ed elettronica e la sperimentazione di droni con caratteristiche superiori agli standard di mercato.
Per a “Linc-er”, progetto di Enea, è stato assegnato dalla Regione un contributo di circa 380.000 euro su una spesa di 507.000 euro. Il progetto intende realizzare una nuova infrastruttura in cui sia possibile sperimentare e sviluppare applicazioni innovative della radioterapia.
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