Adria Airwais, al via procedura fallimento per la compagnia aerea slovena

Dopo alcuni tentativi a vuoto, il tribunale ne decreta la fine. A quando l’Alitalia in Tribunale?

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Nessun salvataggio dell’ultima ora per Adria Airways, che conclude formalmente le sue operazioni a seguito dell’avviamento della proceduta fallimentare da parte del tribunale distrettuale di Kranj (Carnio) nei confronti della compagnia aerea slovena, dopo che lunedì il gruppo dirigente aveva presentato istanza di fallimento.

Come reso noto dallo stesso tribunale di Kranj, i creditori avranno tre mesi di tempo per presentare reclami e richieste dirisarcimento. La compagnia aerea, venduta dallo Stato sloveno nel 2016 al fondo tedesco 4K Invest, era da molto tempoin difficoltà finanziarie. La revisione dei libri contabili la settimana scorsa ha fatto emergere un debito di 90 milioni di euro e la necessità di un prestito di 30 milioni per proseguire le operazioni. Rimasta priva della sua flotta e piena di debiti nei confronti dei fornitori, negli ultimi mesi la società ha avuto difficoltà anche nei pagamenti degli stipendi ai suoi 558 dipendenti.

Nell’esecutivo della piccola repubblica ai confini italiani c’è preoccupazione per i collegamenti della Slovenia con il restodel mondo, sia per le possibili ripercussioni sui flussi turistici, sia in vista della presidenza di turno dell’Unione europea nel 2021, in considerazione del fatto che Adria Airways assicurava 400 collegamenti con 15.000 passeggeri trasportati. Non dovrebbe essere un problema, visto che Lufthansa (con cui Adria Airways già collaborava) ha annunciato che intensificherà i propri collegamenti con lo scalo di Lubiana e lo stesso faranno la svizzera Swiss (anch’essa sorta qualche anno fa dal fallimento di Swissair) e la belga Brussels Airlines.

Il fallimento del vettore aereo sloveno arriva a pochi giorni dal crack di altre tre compagnie: le francesi Aigle Azur e XL Airways e alla Condor del tour operator inglese Thomas Cook. Fallimenti che vanno ad aggiungersi a quelli già accaduti nel corso dell’anno che hanno coinvolto la tedesca Flybmi e Wow Air, cui s’aggiunge il prolungato stato di dissesto di Alitaliache, nonostante le flebo di milioni di euro pubblici, continua a bruciare risorse ogni giorno che passa, tanto che sarebbe decisamente più conveniente farla fallire e creare da zero una nuova realtà, mettendo definitivamente la parola fine a decenni di spreco di denaro pubblico.

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