All’ospedale di Cattinara di Trieste proseguono i lavori di potenziamento del Pronto soccorso volto ad una gestione più appropriata degli accessi e dei servizi erogati alla popolazione. Per fare il punto sui lavori, vertice tra il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, il commissario dell’AsuiTs, Antonio Poggiana, e il dirigente medico del reparto, Franco Cominotto.
L’obiettivo delle operazioni in corso all’ospedale di Cattinara è arrivare all’adeguamento e il potenziamento di determinate strutture territoriali al fine di gestire in maniera appropriata le esigenze, in particolar modo dei pazienti affetti da cronicità che attualmente ricorrono al Pronto soccorso, e al contempo l’avvio di un’opera di formazione che consapevolizzi le persone sulle problematiche di salute per le quali non è opportuno rivolgersi alle strutture dedicate all’emergenza.
Riccardi, facendo il punto su questo inizio del percorso, ha evidenziato come si siano registrati già i primi effetti positivi dei cambiamenti effettuati: «abbiamo constatato come i pazienti vivano una condizione migliore e come i familiari al loro seguito affrontino l’attesa con maggiore tranquillità, mentre gli operatori sanitari possono concentrarsi sulle emergenze mediche avendo una pressione minore rispetto al passato» ha spiegato il vicegovernatore facendo riferimento alla creazione di un’area distinta per le persone che accompagnano i pazienti al Pronto soccorso.
«Incoraggiati da questi primi risultati – ha aggiunto Riccardi – affrontiamo le successive fasi ragionevolmente certi che vi sarà un ulteriore salto di qualità sia con il completamento dei lavori sia con la disponibilità di nuovi apparati tecnologici». Il vicegovernatore ha poi rimarcato come le distinzioni delle complessità del Pronto soccorso devono avere un ospedaleadeguatamente strutturato alle spalle per fornire le prestazioni mediche successive all’emergenza, «ma, allo stesso tempo, ci sono tante altre attività di risposta sanitaria che possono essere collocate in altre strutture di cui la città di Trieste e il Friuli Venezia Giulia già dispongono».
A tal riguardo, citando le statistiche, Riccardi ha ricordato come solo un terzo di coloro i quali si rivolgono al Pronto soccorso risultino avere effettivamente l’esigenza delle cure di emergenza, mentre dei restanti due terzi un’abbondante metà potrebbe essere indirizzata a livello territoriale. Il vicegovernatore, infine, ha rivolto un ringraziamento all’équipe medica e dirigenziale e agli operatori che, mettendo in atto un lavoro di squadra, si sono impegnati nella realizzazione di questa prima fase del progetto.
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