Il Prosecco, con l’area storica del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore docg e la nuova doc Prosecco, eletto “Wine Star” 2011

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Soddisfazione dell’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato: “successo dei produttori veneti”

E’ ufficiale: è il Prosecco, la “regione vinicola dell’anno 2011” per Wine Enthusiast, una delle più importanti riviste del vino negli Stati Uniti.
La nomina ufficiale avverrà il 30 gennaio in occasione della Wine Star Award Ceremony, organizzata dalla rivista presso la New York City Public Library di New York. Qui il presidente dell’area docg di Conegliano Valdobbiadene, Innocente Nardi, e il presidente della doc Prosecco, Fulvio Brunetta, riceveranno il riconoscimento davanti a tutto il mondo del vino che conta.

A proporre la candidatura è stata la giornalista responsabile per l’Italia Monica Larner, profonda conoscitrice di questo vino.

Si tratta di un risultato straordinario per tutta l’enologia italiana, frutto del lavoro di promozione che i produttori hanno svolto in questo paese ma anche delle qualità intrinseche del prodotto, divenuto un vero stile di bere “all’italiana”.

Innocente NardiLe motivazioni del premio sono certo legate ad un successo di mercato del Prosecco ma anche alla lungimiranza dimostrata dai produttori che, nel 2009, hanno saputo proteggere il proprio successo creando regole certe e un’area di produzione ben definita. Il successo di questo vino nato nel territorio di Conegliano Valdobbiadene, oggi Docg, dove 150 anni fa è iniziata la sua storia e dove i produttori, con forte spirito imprenditoriale, hanno dato il primo impulso per la diffusione della sua conoscenza nel mondo. In particolare, la crescita negli Stati Uniti è stata costante negli ultimi anni, arrivando ad un raddoppio delle vendite di anno in anno e portando gli Stati Uniti a essere il secondo mercato di export.

“Il premio Wine Enthusiast è il riconoscimento al lavoro di una piccola comunità, composta da 15 comuni collinari, che si trovano nel territorio tra Conegliano e Valdobbiadene, i cui uomini hanno con costanza creduto in un unico vino, il Prosecco” afferma il presidente del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Innocente Nardi, secondo cui “ancora oggi quest’area ha un importante ruolo qualificante. Qui, infatti, la qualità raggiunge la più alta espressione, come dimostrano anche i lusinghieri risultati delle guide enologiche italiane, che hanno attribuito il massimo riconoscimento ad alcuni dei nostri vini”.

Per il presidente della Doc Prosecco, Fulvio Brunetta, “ottenere questo riconoscimento testimonia la correttezza delle scelte operate. La motivazione del premio, infatti, va ascritta alla capacità della filiera di compiere scelte coraggiose come la limitazione dell’area di produzione e l’incremento degli standard qualitativi, consapevole del fatto che per misurarsi sui mercati internazionali bisogna essere in grado di esprimere volumi capaci di raggiungerli”.

Soddisfazione anche da parte della regione Veneto per il tramite dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato: “fa assolutamente piacere che Wine Enthusiast abbia dichiarato il Prosecco, con l’area storica del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e la nuova DOC Prosecco, la ‘Regione vinicola dell’anno 2011’. E io dico che questa zona di produzione, il Veneto e il Nord est italiano, sarà la stella dell’enologia anche per molti altri anni”.
Per Manzato “il Prosecco se lo merita, questo premio e, soprattutto, se lo meritano i produttori, a partire da quelle famiglie contadine che hanno dato vita ad una enologia eroica nelle colline trevigiane da Conegliano – Valdobbiadene. E’ stata soprattutto la loro ‘rivoluzione’, che ha mosso le ‘acque’ stagnanti di un’enologia mondiale che sembrava incapace di vere novità fondate sulla tradizione”.

E proprio dal mondo produttivo viene un ulteriore segnale di fiducia sul successo anche futuro di questo vino: “nel 2035 il Prosecco arriverà a quota un miliardo di bottiglie”, ha annunciato Gianluca Bisol a Wine Future Hong Kong. “E’ un traguardo di prestigio per il Veneto che diventa LifeStyle Symbol nel mondo – ha convenuto Manzato – ma soprattutto apre prospettive economiche di lungo respiro per il territorio, se un produttore storico calcola in 30.000 il numero di nuovi posti di lavoro che questo successo potrà creare, mentre già oggi procura 10.000 posti di lavoro tra Veneto e Friuli”. “Questo grazie a Luca Zaia – ha spiegato lo stesso Bisol a Wine Future Hong Kong – il quale, nel 2008 da vicepresidente della Regione Veneto e nel 2009 da Ministro dell’Agricoltura, è stato il principale fautore e protagonista della riforma”.