Il Friuli Venzia Giulia crede nelle potenzialità della cultura e vara a tale proposito l’Art bonus Fvg con una dotazione iniziale di 350.000 euro.
«L’obiettivo è un’alleanza tra pubblico e privato anche nella cultura, introducendo uno strumento capace di rafforzare questa sinergia aumentando le risorse a disposizione del settore e favorendo una crescita economica del territorio regionale» ha detto il governatore Massimiliano Fedriga illustrando l’iniziativa con gli assessori Tiziana Gibelli (Cultura) e Barbara Zilli(Finanze).
Sono due, ha detto Fedriga, gli elementi di vantaggio per le imprese interessate a investire in cultura in regione: agevolazione fiscale attraverso il credito d’imposta e visibilità garantita da un Albo pubblico. «La novità è che alla luce di tali elementi di convenienza offerti ai privati si creano presupposti per un aumento dei contributi stanziati per la cultura. A questo si unisce il fatto che la collaborazione con l’istituzione pubblica porta un beneficio, non solo in termini finanziari, ma anche dal punto di visto realizzativo di un evento, grazie all’unione tra spirito d’impresa e organizzazione amministrativa».
In prospettiva, ha spiegato Fedriga, una volta messa a punto l’iniziativa sul piano regolamentare e della pubblicizzazione sul territorio, la Giunta in sede di bilancio sarà pronta a calibrare lo stanziamento aumentandolo anche in considerazione dell’interesse manifestato dalle realtà produttive regionali.
A tale scopo, l’assessore Gibelli a settembre inizierà un’opera di “apostolato laico” sul territorio, assieme con l’assessore Zilli, per illustrare alle categorie economiche e agli enti locali i termini dell’Art bonus Fvg. Gibelli, spiegando come la misura si affianchi a quella nazionale, ha rimarcato il ritorno d’immagine di cui beneficeranno le aziende interessate, le quali verranno inserite nell’Albo Circolo virtuoso Fvg, «finalizzato a dare visibilità all’impresa locale o al privato che sosterrà, anche attraverso sponsorizzazioni, attività e interventi di valorizzazione del patrimonio culturale». Albo che «sarà diffuso opportunamente, anche sui quotidiani nazionali, grazie alla collaborazione con PromoTurismoFVG e con l’Ente regionale patrimonio culturale (Erpac)».
Per i dettagli tecnici, ha evidenziato Zilli, il donatore di un contributo (non inferiore a 5.000 euro per le piccole imprese e a 10.000 per le medie e grandi) destinato a progetti di promozione e organizzazione di attività culturali e di valorizzazione del patrimonio culturale, potrà godere di un credito d’imposta (nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti de minimis) pari al 20% o al 40% delle erogazioni effettuate, a seconda dei progetti sostenuti. Inoltre l’Art bonus Fvg è cumulabile con quello nazionale. «Uno strumento snello e veloce, che – ha concluso Zilli – garantisce un vantaggio immediato a chi decide di confermare la propria appartenenza a questa comunità regionale investendo in cultura sul territorio».
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